Una rubrica per non perdersi mai i migliori film in tv.
Quante volte vi siete resi conto di aver perso un film bellissimo solo per il fatto di non aver guardato la programmazione o la guida tv? Quante volte i vostri amici cinefili vi hanno chiesto: “Ma hai visto che ieri sera davano Kill Bill in seconda serata?!” e voi avete dovuto abbozzare un impacciato cenno di assenso mordendovi le labbra non avendolo saputo prima? Questa rubrica nasce proprio per voi, smemorati e smemorate che non riuscite mai a ricordare quando danno un film in televisione, questa rubrica nasce per consigliarvi i migliori film di ogni giorno in seconda serata, da gustarvi seduti sul divano insieme a pop-corn e birra.
Domenica 27 Gennaio
Corri ragazzo corri, ore 23.15, RAIMOVIE
Polonia, 1942. Jurek ha circa 9 anni ed è fuggito dal ghetto di Varsavia. Povero, affamato e senza protezione, ma spinto da un incredibile spirito di sopravvivenza e dall’ultima promessa fatta a suo padre, il bambino troverà riparo tra le foreste o nelle case dei contadini che lo accoglieranno e lo aiuteranno. Allo stesso tempo, però, si troverà esposto ai pericoli cui la sua condizione di ebreo lo sottopone. Per questo, infatti, sarà via via costretto a dimenticare il suo passato, a cancellare i ricordi di sua madre, del suo paese e della sua infanzia, così come i continui addii del presente. Ispirato alla storia vera di Yoram Fridman.
Il figlio di Saul, ore 23.15, RAI5
1944. Nel campo di concentramento di Auschwitz, Saul AuslÄnder, prigioniero, è costretto a bruciare i corpi della propria gente nell’unità speciale Sonderkommando. Sente inevitabilmente il peso delle azioni che deve compiere, ma trova un modo per sopravvivere. Un giorno salva dalle fiamme il corpo di un giovane ragazzo che crede essere suo figlio e decide di cercare in tutto il campo un rabbino, che possa aiutarlo nel dargli una degna sepoltura.
Stanno tutti bene, ore 00.08, IRIS
Matteo è in pensione dopo una vita di duro lavoro e di sacrifici. Vedovo, è fiero dei successi dei figli, sparsi in tutta Italia, i quali ogni tanto gli scrivono vantando matrimoni riusciti ed occupazioni favolose. Ora che ha tempo Matteo decide di andarli a trovare: dalla Sicilia risale a Napoli, poi a Roma, poi a Firenze, quindi a Milano e a Torino: ma i figli l’hanno ingannato, stanno tutti male. Tornatore racconta, con questo apologo amarissimo, un’Italia allo sfascio, percorsa in lungo e in largo da un italiano di vecchio stampo.