Un Oscar, un Golden Globe, un Bafta, quattro European Film Awards, cinque David di Donatello. Questi sono solo alcuni dei premi che Paolo Sorrentino si è portato a casa in circa venti anni di carriera. La sua regia ha affascinato gli spettatori di tutto il mondo. I suoi film hanno invece spaccato a metà i critici cinematografici.
C’è chi ama la cura quasi maniacale dei particolari di ogni scena, chi apprezza la sottile (ma neanche troppo) critica rivolta all’uomo contemporaneo e chi ammira la malinconia che aleggia sui protagonisti dei suoi film. C’è però anche chi pensa che in realtà le opere di Paolo Sorrentino siano solo dei contenitori vuoti, delle ostentazioni di bravura fini a se stesse in cui il regista tenta maldestramente di imitare lo stile felliniano.
Che piaccia o no, Sorrentino è uno degli artisti italiani più apprezzati all’estero, nonché uno dei pochi registi nostrani contemporanei che può contare sulla presenza di star hollywoodiane all’interno delle sue pellicole. Ma sapete davvero tutto su di lui? Mettetevi alla prova con il nostro piccolo approfondimento. Ecco di seguito sette curiosità su Paolo Sorrentino che forse non conoscete.
1. Galeotto fu il Festival di Cannes
Nel maggio 2008 Sorrentino presentò al festival di Cannes quel magnifico capolavoro de Il Divo. Il film ottenne parecchie lodi e fu particolarmente apprezzato dal presidente di giuria della manifestazione Sean Penn. L’attore americano si congratulò di persona con il regista, il quale iniziò a fantasticare su una loro eventuale collaborazione.
Tempo dopo Sorrentino decise di provare a realizzare il suo sogno e mandò a Sean Penn la sceneggiatura di This Must Be the Place. La risposta entusiasta della star non tardò ad arrivare. In un primo momento il regista pensò però si trattasse di uno scherzo del suo produttore. E invece no, non era affatto uno scherzo. Nel giro di un mese Sorrentino e Penn si incontrarono a San Francisco per discutere del progetto e del personaggio protagonista della pellicola. Beh, il resto lo conoscete già…
