Heartstopper – L’importanza di Nick Nelson

Linda El Asmar

Maggio 16, 2022

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Tratta dalla omonima graphic novel di Alice Oseman, Heartstopper è la nuova serie queer di Netflix che sta rubando il cuore di tutti. Tramite un linguaggio semplice ed estremamente tenero, Heartstopper racconta la storia di Charlie, Nick e il loro gruppo di amici. Non è semplicemente un teen drama che ruota attorno a una storiella d’amore. Heartstopper, infatti, tramite la sua delicatezza trasmette tematiche sociali e psicologiche estremamente importanti. E uno dei mezzi più significativi tramite cui la serie ci fa riflettere è proprio il personaggio di Nick Nelson.

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Da sinistra: Darcy (Kizzy Edgell), Tara (Corinna Brown), Charlie (Joe Locke), Nick (Kit Connor), Tao (William Gao) e Elle (Yasmin Finney).

Heartstopper: l’importanza della gentilezza

Quello dei protagonisti di Heartstopper è un eterogeneo e queer insieme di adolescenti. Le tematiche della serie viaggiano dai vari lati della comunità lgbtq+, al bullismo, dalla comprensione e l’accettazione di sé all’insieme a tutto ciò che è tipicamente teen. Già ci vengono anticipati, tramite piccoli dettagli che solo chi ha letto la graphic novel può cogliere, dei futuri contenuti che potrebbero essere trattati nelle prossime stagioni.

Ma soprattutto Heartstopper sembra volerci trasmettere l’importanza della gentilezza. Una gentilezza che non si limita a una sorta di cavalleria vecchio stampo, ma che è insita in ogni nostro comportamento. Una gentilezza fatta di rispetto, comprensione, altruismo, empatia, onestà, coraggio e curiosità. E questa gentilezza sembrerebbe avere un nome: Nick Nelson.

Nick lo incontriamo fin dai primi minuti di Heartstopper. Nuovo compagno di banco di Charlie, fa parte della squadra di rugby, anzi è il re del rugby. Sembrerebbe corrispondere a quella tipologia di ragazzi che l’anno prima hanno bullizzato pesantemente il tenero Charlie, ma già dal primo “ciao”, cogliamo un atteggiamento diverso. Nick è calmo, cordiale, sorridente. Non ha problemi a salutare in pubblico Charlie né a farsi vedere insieme a lui. Forse perché non ha ancora messo in discussione la sua sessualità o forse perché semplicemente non gli interessa. Nick è gentile e pare un dolce golden retriever.

Nick (Kit Connor) e Charlie (Joe Locke)

Ciò che apprendiamo con il procedere delle puntate, anzi, fin dalla fine della prima puntata è che Nick è una persona profondamente empatica, e questo lo porta a essere uno dei personaggi più apprezzabili e importanti di Heartstopper. Si preoccupa quasi ossessivamente dei sentimenti altrui, non solo con Charlie, ma anche, ad esempio, con Tara e Imogen. Cerca costantemente di mettersi nei panni degli altri, di non ferire nessuno e di essere estremamente onesto.

E nel suo essere ostinatamente onesto Nick è anche incredibilmente coraggioso. Perché ci vuole coraggio nell’esternare le proprie idee e prendere una posizione quando si è adolescenti, soprattutto quando ci si schiera contro i propri amici di una vita. Nick è altruista, gentile, comprensivo. Si approccia a ogni situazione e persona a mente aperta, cercando di comprendere prima di giudicare.

Difronte a un Tao violentemente repulsivo nei suoi confronti cerca comunque la comunicazione. Tutela Imogen prima di rischiare di umiliarla e cerca il dialogo prima di ferirla. Nick è rispettoso e corretto. Anche nei suoi momenti di maggiore confusione e paura, cerca di non tradire mai i suoi valori e ciò in cui crede. Non si pente di imporsi di fronte a Ben o a Harry e, seppur fallendo con quest’ultimo, cerca sempre il dialogo prima di arrivare a reazioni drastiche. Il personaggio di Nick è un’eccezione nella rappresentazione degli adolescenti maschi e sportivi nei media. Sembra quasi l’anti-mascolinità tossica per eccellenza.

Heartstopper
Nick (Kit Connor), Charlie (Joe Locke) e Ben (Sebastian Croft)

Nick Nelson e la curiosa ricerca di sé stessi

Senza trattare apertamente il tema della mascolinità tossica, Heartstopper in realtà ne parla approfonditamente mettendo a confronto gli atteggiamenti e le reazioni di Nick con quelle dei suoi amici. Di fronte alla violenza di Ben, la cattiveria e l’omofobia ostentata di Harry e al silenzio quasi omertoso e totalmente privo di reazione di fronte alle ingiustizie degli altri suoi amici, Nick rimane sconvolto. Sconvolto non unicamente dalla crudeltà che loro sembrano sfoggiare, ma anche dalla sua totale cecità fino a quel momento.

Nick, dall’incontro con Charlie, inizia a mettere in discussione il suo status quo. Non è solo la sua sessualità a prendere spazio, ma anche quella parte di lui che, come dice a Imogen, ha soffocato nel profondo di sé stesso solo per rimanere inserito nel gruppo.

Nick Nelson (Kit Connor)

A chi non è successo da adolescenti di accettare situazioni sgradevoli, compromessi e scarpe scomode pur di far parte di qualcosa, che fosse un gruppo classe, una comitiva o una squadra. Chi non ha messo da parte e soffocato una piccola o grande parte di sé pur di farsi accettare. Nick ne è cosciente e dopo un profondo momento di confusione e realizzazione comprende che non è più disposto ad accettare tali condizioni.

Di fronte a una realtà alternativa, fatta di differenti autenticità, accettazione e rispetto sceglie coraggiosamente di non stare più a quelle regole autoimposte dal suo gruppo. Un gruppo in cui non si sente più sé stesso e che non sembrerebbe disposto ad accettare la nuova parte di lui che sta venendo fuori.

Nick Nelson: Keira Knightley e Orlando Bloom

Dall’’inizio dell’amicizia con Charlie, Nick ha iniziato a mettere in discussione molte cose. Una fra le tante la sua sessualità. In maniera semplice ed estremamente realistica Heartstopper ci racconta il lungo, sofferto e confuso processo di realizzazione e accettazione che Nick compie. Nick è bisessuale e anche questa è una rarità nei media e nella serialità televisiva. Non la presenza di un personaggio bisessuale. Di personaggi bisessuali nelle serie ne esistono tanti, ma è molto raro vederne il processo di comprensione e accettazione.

Come dice Charlie, non ci si sveglia una mattina autodefinendosi gay, tanto meno bisessuali. Dietro all’accettazione del proprio orientamento sessuale, in questo caso quello di Nick, c’è sempre una serie di eventi e realizzazioni spesso sconvolgenti. In Heartstopper vediamo Nick procedere passo dopo passo in questo percorso. Dal voler sfiorare una mano, alla classica ricerca su Google, fino a un bacio e alla totale confusione. Quello che Nick compie è un vero e proprio percorso.

Heartstopper
Nick Nelson (Kit Connor)

La rarità di Heartstopper e del personaggio di Nick sta proprio nel mostrarci l’intero cammino psicologico che il ragazzo intraprende. Un percorso fatto di curiosità, paure, ricerche su Google, video su YouTube, vecchi e nuovi baci, ma soprattutto di I Pirati dei Caraibi.

La bellissima e rivelativa scena in cui Nick guarda il film della Disney con sua madre è di un’importanza estrema. Non è solo Keira Knightley, ma anche Orlando Bloom. Solo tramite lo sguardo Kit Connor ci mostra la nebulosa confusione che svanisce dal cervello di Nick.

Seppur tutelato dalla sua apertura mentale e dalla sua curiosità, Nick non parte in quarta sbandierando al mondo di essere bisessuale. Non sarebbe stato realistico. Procede un passo dopo l’altro, una domanda dopo l’altra, aprendosi prima con Charlie, poi con Tara, fino al coming out con sua madre, una meravigliosa Olivia Colman.

La mamma di Nick, interpretata da Olivia Colman

Heartstopper: una breve prima stagione, un lungo anno per Nick Nelson

Nella sua prima stagione Heartstopper sceglie di raccontare la vita tramite un filtro positivo, quasi idilliaco, pur mantenendosi estremamente vicina alla realtà. Sceglie la gentilezza, l’onesta e la possibilità come sue caratteristiche principali. Normalizza identità e situazioni che ormai al giorno d’oggi dovrebbero rientrare nella quotidianità della vita e sottolinea il disgusto verso pregiudizi e comportamenti tossici ancora persistenti. Denuncia situazioni, relazioni, pensieri non più accettabili, dando invece spazio alla scelta di comportamenti e attenzioni verso sé stessi e verso gli altri più sani.

Nick è uno dei mezzi tramite cui Heartstopper dà queste piccole lezioni di vita. Forse il mezzo più diretto e apprezzabile. Perché Nick cresce sotto i nostri occhi. Vediamo un ragazzino che si mette in discussione, che davanti al dubbio non scappa, ma ci si immerge cercando risposte. Un ragazzo che si spinge oltre i propri limiti con una sana ingenuità e umiltà, imparando a conoscersi e a conoscere gli altri senza sputare sentenze. Un adolescente maschio che non ha paura di esprimere le proprie idee, di schierarsi, di mostrarsi emotivo e fragile.

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Nick (Kit Connor) e Charlie (Joe Locke)

Tramite il personaggio di Nick Nelson Heartstopper finalmente dà spazio a due profonde sfumature che spesso nei media e nelle serie non hanno una voce propria. Da un lato la possibilità di essere un ragazzo adolescente “figo”, forte, coraggioso, così come emotivo ed empatico. Dall’altra l’intero processo di comprensione e accettazione di una persona bisessuale con tutta la sua confusione, ma senza drammi e nella totale normalità delle cose.

Heartstopper, tramite le sue storyline, i suoi personaggi e soprattutto Nick, sembra volerci dire che la gentilezza, verso noi stessi e verso gli altri, è sempre la scelta giusta. E tutti noi ci ritroviamo a pensare che avremmo bisogno di più Nick Nelson nelle nostre vite.

Leggi anche: Euphoria – L’insita mascolinità tossica

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