ShorTS International Film Festival: Il grande passo – Due fratelli in viaggio sulla luna

Francesco Gamberini

Luglio 11, 2020

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Il grande passo di Antonio Padovan apre la ventunesima edizione dello ShorTS International Film Fest. A metà fra la fantascienza di Spielberg e il realismo Veneto di Carlo Mazzacurati, Il grande passo segna un ottimo inizio per il festival Triestino dedicato ai cortometraggi e ai film d’autore. Un inizio eccitante che lascia immaginare un programma altrettanto ricco e frizzante.

Mario (Stefano Fresi) si reca in in Veneto per assistere il fratello Dario (Giuseppe Battiston), ritenuto malato di mente. Dario ha fatto esplodere un misterioso ordigno e nessuno sa di cosa si tratti. Mario, incuriosito, cerca di capire cosa stia tramando il fratello, così decide di vivere con lui per qualche giorno. In un difficile rapporto familiare, i due fratelli scopriranno di avere in comune molto più di quanto credono. Diversi, ma uniti da un difficile passato, tenteranno si realizzare un sogno impossibile: costruire un razzo per andare sulla luna.

Il grande passo

Il grande passo – Quando gli attori fanno la differenza

Abbiamo sempre pensato che fossero perfetti come fratelli; volevamo vederli insieme ed eccoci accontentati. Stefano Fresi e Giuseppe Battiston, uno Veneto l’altro Romano, sono due volti noti della commedia italiana contemporanea. I due attori molto simili per caratteristiche fisiche, ma molto diversi per carattere, ci hanno regalato moltissimi momenti memorabili e gag irripetibili. Al regista Antonio Padovan va il merito di averli fatti lavorare insieme riuscendo a valorizzare i loro caratteri così diversi e la loro mimica regionale così accentuata.
In un connubio di comicità e drammaticità, la loro recitazione ci mostra un perfetto spaccato di vita familiare. I due fratelli sono nati dallo stesso padre, ma hanno madri diverse. Con le dovute differenze, entrambi sentono il peso dell’abbandono da parte della figura paterna e si sentono ugualmente soli. Ma propria nell’incompletezza della loro condizione, trovano la loro complicità.

Il grande passo

Il grande passo – Una dolce favola lunare

Il grande passo è un inno alla diversità, all’imperfezione, alla rivalsa. I protagonisti sono atipici, ma assolutamente credibili, ordinari. Hanno una loro singolarità che deriva da passioni, ferite, sogni infranti. In questo senso l’abilità del regista risiede nella capacità di restare all’interno della tradizione della commedia italiana, coniugando diversi registri linguistici. La fantascienza quindi è presente, ma assume un’accezione più realistica; il salto nello spazio ha quasi un’atmosfera familiare.
La provincia veneta fa da sfondo a una storia dolce e rassicurante. Nel mezzo della fredda desolazione questo legame così intimo scalda il cuore. La regia di Padovan si eclissa a favore degli attori che regalano gag davvero divertenti. Forse un po’ deboli i personaggi di contorno, ma nel complesso funzionali al loro ruolo. Il grande passo quindi è una commedia genuina che spiega come recuperare e coltivare gli affetti, senza basarsi su facili cliché. Musiche toccanti. Da vedere.

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