Carlos Casas, classe 1974, è filmmaker e artista visivo di Barcellona. Il suo lavoro è una costante dialettica tra film documentari, cinema, arti visive e musica, che trova la propria sintesi nell’arte autoriale in senso lato. Basandosi sull’idea guida di registrazione audio e visiva sul campo, Casas esplora con foto, installazioni, film e progetti audio gli ambienti estremi (geograficamente, psicologicamente o socialmente) di tutto il Pianeta. L’interazione con altre culture e altre realtà, permette all’autore di vivere ed esprimere un’ibridazione totale, vissuta esistenzialemente ed espressa artisticamente. Richiamandosi a un concetto rinascimentale, Carlos Caras crede profondamente nella rinascita dell’artista totale e poliedrico.
I suoi film sono stati proiettati e premiati in Festival in tutto il mondo, tra cui il Festival del Cinema di Venezia, il Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam, il Festival Internazionale del Cinema di Buenos Aires, il Festival Internazionale del Cinema di Messico e FID Marseille. Il suo lavoro è stato esposto e realizzato in istituzioni d’arte internazionali, gallerie e contesti interdisciplinari tra cui Tate Modern Londra, Fondazione Cartier, Palais de Tokyo, Centre Pompidou Parigi e Hangarbicocca Milano.
Eppure, la fruibilità e la ricezione di opere artistiche simili implicano un tacito patto di collaborazione con lo spettatore, poichè, sostiene l’autore: «credo che il mio lavoro si connetta con alcune persone che riescono a darsi al suo tempo, che si lasciano portare. I miei film non sono facili o commerciali nel senso dell’intrattenimento, sono più legati a tentativi di comunione con lo spettatore, è qualcosa che deve essere fatta assieme».
Al celebre filmmaker e artista visivo sarà dedicata l’edizione 2021 della rassegna invernale di Ibrida Festival delle Arti Multimediali a cura di Davide Mastrangelo e Francesca Leoni.
«Un inno alla tradizione e un lamento per la distruzione delle specie in corso» è statodefinito sulle pagine del New York Times Cemetery di Carlos Casas, film che giovedì 2 dicembre alle ore 21.00 al Cinema San Luigi di Forlì aprirà Scolpire il Tempo.
Affrontando genealogicamente il concetto di tradizione come pratica di vita che trasgredisce il tempo, Cemetery è un viaggio cinematografico e sensoriale nel mitico cimitero degli elefanti tra Sri Lanka, India e Thailandia. Ibrida tra documentario naturalistico, Cemetery è un cinema vintage e sperimentale, libero e a-sistematico, prospettico e sensoriale, capace di fornire agli spettatori «la libertà di perdersi in una totale fantasmagoria», come è stato scritto sulle pagine di Libération.
«Durante la preparazione di questo film» spiega Carlos Casas «mi sono posto molte domande, che resteranno senza risposta ma che popolano Cemetery come fantasmi: la natura è morta, per come la conoscevamo? Siamo destinati a guidare una nuova fase della storia del Pianeta o siamo un’altra specie destinata all’estinzione? Abbiamo finalmente decifrato la natura e il nostro scopo come parte di essa?».
«Formalmente ed esteticamente, il film vuole rompere certe leggi del cinema, vuole diventare in qualche modo un rito di passaggio per lo spettatore, una nuova esperienza audiovisiva tra finzione, documentario di fantascienza e sessione di ipnosi» aggiunge l’artista. «Il film inizia come una pellicola d’avventura, si dispiega come film sperimentale e finisce in un paesaggio fantascientifico: tre visioni e tre modi di intendere l’esperienza audiovisiva molti diversi. Durante il viaggio lo spettatore è annichilito sensorialmente: privato del suono prima, dell’immagine più tardi e rianimato dalla musica e dall’immagine alla fine».
Conclude Carlos Casas: «I temi essenziali del film sono la memoria, la natura, la morte, la reincarnazione, l’estinzione, la rinascita, l’idea di santuario, l’esplorazione dello spazio, il transumanesimo e un intreccio di induismo, buddismo e misticismo. Il nostro viaggio finisce qui o continua?».
Dopo la proiezione avrà luogo un incontro con l’autore ed il critico cinematografico Alessandro Amato.
Il giorno dopo, venerdì 3 dicembre, dalle 17.00 alle 19.30 presso EXART a Forlì sarà possibile partecipare a una masterclass guidata da Carlos Casas.
«Dal 2018 Ibrida Festival amplia la programmazione con una rassegna invernale e inedita di film d’autore intitolata Scolpire il Tempo» spiegano i Direttori Artistici di Ibrida Festival Francesca Leoni e Davide Mastrangelo. «Negli anni si sono alternate opere indipendenti realizzate da registi intermediali, provenienti dal cinema o da altre discipline artistiche. Quest’anno il focus è dedicato a Carlos Casas, artista internazionale che spazia tra cinema, documentario, arti visive e musica ibridando nuovi codici di lettura del reale».
Ingressi
2 dicembre > film + incontro con il regista € 6
3 dicembre > masterclass € 20
Deadline iscrizione masterclass: 30 novembre.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria.
Info: http://ibridafestival.it/
Prenotazioni e iscrizioni: ibridafestival@gmail.com