Dalla veranda non si vede il sentiero per il villaggio. C’è solo la foresta. Sulla neve fresca noti le orme dei tuoi fratellini intenti, forse, a rincorrersi. Chiudi gli occhi per sentire ancora le loro risate. Dall’interno della casa ti raggiunge l’odore della zuppa di tua madre, unica come solo lei sa farla. Poi una voce chiama il tuo nome: Tanjiro. Kamado Tanjiro, svegliati.
Concentrazione assoluta. Primo kata. Squarcio della superficie
Kamado Tanjiro ha 13 anni quando la sua famiglia viene sterminata da un demone. Rimasto al villaggio durante la notte poichè poco sicuro viaggiare con il buio, Tanjiro non assiste al massacro di sua madre e dei suoi quattro fratellini. Raggiunta la casa e trovati i corpi, si accorge che manca all’appello sua sorella maggiore Nezuko. La ragazza è nel bosco trasformata in mezzo demone, non del tutto corrotta poichè ancora non ha assaggiato la carne umana. Inizia così per lui la ricerca di una cura per Nezuko che lo porterà a scontrarsi con i demoni più potenti che abitano la notte.
Tanjiro inizia il suo allenamento per entrare nella Squadra degli Ammazzademoni con Urokodaki che lo avvia alla pratica della respirazione dell’acqua. I polmoni sono il muscolo più potente che l’uomo possiede, concentrare la respirazione e spingerla verso le estremità del corpo per rinforzarle è essenziale per diventare spadaccino. Esistono svariate tecniche di respirazione e ognuno possiede quella che più si avvicina al suo Io interiore.
Calmo, gentile, riflessivo ma protettivo, a Tanjiro appartiene il respiro dell’acqua. Con il primo kata riesce a tagliare la roccia di Urokodaki e a passare l’esame di ammissione nella Squadra Ammazzademoni uccidendo il demone della foresta.
Respirazione dell’acqua. Undicesimo kata. Bonaccia
Il punto di riferimento di Tanjiro, ironicamente, diventa colui che ha tentato di uccidere la sorella nel bosco. Tomioka Giyu, il Pilastro dell’Acqua, è il primo a soccorrere la sua famiglia e a trovare Nezuko. Accecato dalla vista del demone e determinato a sconfiggerlo, Tomioka combatte Tanjiro che tenta in tutti i modi di salvare la sorella. Affascinato dalla tenacia del fratello minore, il taciturno Pilastro risparmia Nezuko e prende sotto la sua ala i due giovani, convinto siano la chiave del successo nella lotta contro i demoni.
Entrambi possessori della respirazione dell’acqua, Tomioka e Tanjiro sono completamente diversi. Se Tomioka è l’oceano in bonaccia, Tanjiro è l’onda blu che si infrange ripetutamente sugli scogli.
Calcolatore e metodico, Tomioka ha dei limiti che nel percorso del giovane, invece, sono a malapena ostacoli. Il giovane incarna tutto quello che può essere il sole dopo una giornata di pioggia. Caritatevole e puramente buono, Tanjiro prova pietà persino per quei demoni che fino a pochi minuti prima stavano tentando di ucciderlo. Al contrario dei Pilastri stessi, come Shinobu, che persino nei loro ultimi attimi di vita è spietata e fredda come il cianuro. Più volte cerca di dialogare con loro per cercare di rendere meno doloroso il loro passaggio in polvere.
Concentrazione assoluta. Danza Kagura del Dio del Fuoco
Caratteristica del design di Tanjiro, oltre ai lineamenti del viso estremamente dolci, sono i suoi particolari orecchini ereditati dal defunto padre. Come fossero un artefatto, quegli orecchini sono stati protagonisti di innumerevoli scontri e celano uno straordinario potere.
Ormai padrone della respirazione dell’acqua, Tanjiro concentra le sue energia sullo sviluppo dei kata. Ma durante lo scontro con Rui, in un momento di concentrazione assoluta, la sua spada prende improvvisamente fuoco. Ricordando i gesti del padre durante un rituale per il Dio del Fuoco, Tanjiro si fa portatore dell’antica tradizione della Danza Kagura del Dio del Fuoco.
Come ogni protagonista che si rispetti, anche Tanjiro deve avere un potere che è solo suo e, essendo la respirazione dell’acqua già appartenente a Tomioka, la Danza Kagura del Dio del Fuoco è ciò che lo rende unico e imbattibile. Si sa ancora poco di questa tecnica ma, se usata con ragione, potrebbe essere la chiave per sconfiggere Muzan stesso.
Kamado Tanjiro respira come nessuno prima di lui. Incarna acqua e fuoco, luna e sole, vita e morte.
Inspira ed entra nei suoi polmoni la forza della famiglia e delle amicizie strette in questi anni. Espira e esce la pura essenza di un eroe.