The Disaster Artist è un film diretto da James Franco, il quale racconta la vera storia dell’amicizia tra Tommy Wiseau e Greg Sestero.
Greg, giovane aspirante attore californiano, fa la conoscenza di Tommy, esaltato e folle artista tuttofare, che lo convince a tentare la fortuna nella città degli angeli. Privi di qualsiasi abilità artistica, i due, non riuscendo a emergere, decidono di realizzare un loro film. Tommy, sceneggiatore, regista, produttore e attore, riesce a portare a termine, fra mille peripezie, il suo progetto, The Room. Il film, concepito come rivoluzionario dramma shakespeariano, diventa uno dei film peggiori mai fatti, ma col tempo si trasforma in un cult movie del trash internazionale.
James Franco, assieme al fratello Dave, co-protagonista, confeziona una pellicola divertente e sopra le righe, che nasconde una forte vena satirica e che trasmette un messaggio più che mai attuale.
Basato sul libro di Greg Sestero e girato in più parti con la telecamera a mano per accentuare la vena di realismo comico, il film si poggia sul confronto-scontro fra Greg e Tommy. Il rapporto fra i due, che nella sua umana comicità dà vita alla vicenda, è sincero, travagliato e a tratti patetico, ma estremamente complementare.
Tommy, presuntuoso e mitomane, è la parodia, fin troppo realistica, del comune finto intellettuale che pensa che, per essere un artista, basti solo atteggiarsi da artista. Lo stile di vita borderline, i vestiti eccentrici, le crisi di rabbia, i discorsi filosofici senza senso nascondono solo in parte la totale ignoranza e incompetenza di quest’uomo. Egli ritiene di essere Klaus Kinski solo perché si comporta come Klaus Kinski.
Greg, invece, insicuro, malleabile e privo di spirito d’iniziativa, si fa completamente sedurre dall’eccentricità di Tommy. Decide di seguirlo in qualunque folle impresa, mettendo in secondo piano le sue ambizioni. Greg tuttavia si dimostra molto più realista di Tommy, tentando più volte di mettere un freno ai suoi voli pindarici.
The Disaster Artist non è un film su un artista disastroso, ma su un uomo così geniale da riuscire, contro ogni previsione e aspettava, a realizzare un film orrendo e a trasformarlo in un capolavoro, volgendo ogni inconveniente a suo vantaggio.
Proprio nella totale, ridicola mancanza di preparazione, nasce un capolavoro al di là di ogni categorizzazione. Ed è proprio qui che emerge la sottile, ironica critica che serpeggia per tutto il film: la critica contro i falsi artisti e contro il pubblico che li consacra come tali, ma che continua comunque a parlare di loro.
Paradossalmente il sistema hollywoodiano ne esce illeso, anzi forse risulta il portavoce di un comune senso di pietà nei confronti di un regista tanto eclettico quanto imbranato come Tommy Wiseau.
Dall’altro lato però The Disaster Artist è anche un film che parla di arte. Ciò che colpisce davvero è il coraggio dell’artista di sognare fino in fondo e lottare contro ogni avversità per far vivere la sua opera.
Non a caso infatti Tommy è stato definito l’«Orson Welles del cinema trash» e The Room il «Citizen Kane dei film brutti». Ma esattamente come Orson Welles, Tommy Wiseau ha avuto il coraggio di pensare fuori dagli schemi e agire oltre la morale comune.