Notti Magiche di Virzì- uscito il primo trailer ufficiale

Francesco Malgeri

Ottobre 5, 2018

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Roma, come in Caterina va in città e Tutta la vita davanti, è il palcoscenico scelto da Paolo Virzì nel suo ultimo racconto. Città cara al regista, come da lui stesso più volte sottolineato, ma che non rappresenta l’unico elemento di continuità con i suoi precedenti lavori.

Il trailer, per quanto breve, ci mostra infatti tre ragazzi, tre giovani affacciatisi al vasto mondo delle infinite possibilità dell’età adulta; richiamo alle favole di formazione già evidente, dunque, come nei precedenti film girati a Roma. Tre ragazzi che, sullo sfondo delle Notti Magiche dei mondiali italiani del 1990, inseguono il sogno di poter scrivere per il cinema.

La favola di formazione, tuttavia, assume tratti noir, come ne Il capitale umano, tanto da discostarsi, per lo meno nelle premesse, dalle fiabe genuine e candide narrate dal regista in passato. E come ne Il capitale umano (e non solo), si intravede il mondo alto-borghese italiano, all’epoca certamente benestante, che avvolge le vicende dei tre giovani.

Virzì

Marchio di Virzì ancora evidente nello scorrere del minuto e mezzo del trailer, con l’accenno agli intrecci amorosi tra i tre protagonisti. Il partire dalla prospettiva generale (che siano i mondiali di calcio o l’atmosfera sinistra della benestante società romana) per poi stringere sul percorso prettamente personale dei protagonisti, è un elemento estremamente ricorrente nella filmografia del regista, che da sempre predilige la soggettività, lo sguardo personale del singolo individuo piuttosto che una visione generale talvolta trascurante le singolarità dei personaggi.

Certamente stupisce l’assenza dei fedelissimi attori-feticcio del regista livornese, per lo meno da quanto emerge da questo primissimo trailer. Ma in un cinema come il nostro, che ha tanto da dire ma che manca, il più delle volte, di volti nuovi e freschi nella loro incoscienza, la presenza dei giovani Mauro Lamantia, Irene Vetere e Giovanni Toscano non può non essere accolta con entusiasmo.

Personalmente, non vedo l’ora.

Leggi anche: Paolo Virzì – Il poeta della semplicità

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