Si è appena conclusa la settima edizione del Torino Underground Cinefest, il festival di cinema indipendente ideato dal regista Mauro Russo Rouge. Nonostante l’evento si sia svolto in streaming, per ovviare alle difficoltà dell’emergenza epidemiologica in corso, le giurie hanno raggiunto un verdetto, decretando il nome dei vincitori. Per la categoria Miglior Film, trionfa Echo di Amikam Kovner e Assaf Snir e per la categoria Miglior cortometraggio, Take care di Itamar Giladi
«Echo è il riflesso frammentato di un peccato antico (il tradimento) che viene qui affrontato con estrema originalità e delicatezza, attraverso una narrazione fatta di immagini e suggestioni simboliche, fortemente metaforiche, in cui i personaggi sono avvolti da una penombra emotiva che li spinge a comunicare in maniera indiretta e differita.»
Così ha dichiarato la Giuria dei Lungometraggi, motivando la sua scelta del vincitore.
Echo – Torino Underground Cinefest
La Giuria dei Cortometraggi ha invece motivato la sua scelta sostenendo:
«Take care è un film crudo di grande complessità tematica e di notevole tensione emotiva, dove si intrecciano in sé i temi dell’immigrazione, della sanità, dei rapporti famigliari in un’America che è crocevia di culture e in cui i diritti non sono certo uguali per tutti.»
Take Care – Torino Underground Cinefest
I premi della sezione Lungometraggi
Fra i lungometraggi, è stato assegnato il premio come Miglior regia a Ton Van Zandvoort, regista del magnifico documentario “Sheep Hero”, «per il magistrale utilizzo dell’artificio cinematografico, ben mascherato, quasi invisibile nel raccontare con sguardo discreto una storia necessaria che proietta e immerge lo spettatore nella crudeltà della condizione umana.»
Sheep Hero – Torino Underground Cinefest
La Giuria ha poi premiato come Miglior Attrice Yaël Abecassis (nel ruolo di Ella in “Echo”), «per la classe e la maturità della sua interpretazione, fulcro e cardine su cui poggia l’intera narrazione e intorno a cui ruotano e si arricchiscono di senso tutte le altre caratterizzazioni.»
Adar Hazazi Gersch è stato invece decretato Miglior Attore per il ruolo di Eden in “Doubtful”, «per aver accompagnato con efficacia lo spettatore nell’esplorazione del disagio interiore, delle difficoltà relazionali e della rabbia di un giovane problematico con tendenze autodistruttive.»
Doubtful – Torino Underground Cinefest
La Giuria dei Lungometraggi ha infine assegnato la propria Menzione Speciale ad Adnan Omerović, attore protagonista e co-sceneggiatore in “Majnuni”.
I vincitori della sezione Cortometraggi
Nella sezione cortometraggi, la Giuria ha assegnato il premio come Miglior regia ex-aequo alle registe Konstantina Kotzamani (“Electric Swan”) e a Marie Losier (“Felix in Wonderland”).
«La composizione onirica e surreale è diretta magistralmente da Konstantina Kotzamani che offre uno sguardo verticale sui rapporti di classe. Emerge così uno spaccato sociale evidente dove ogni personaggio è cristallizzato in una maschera e recita un ruolo predeterminato.» afferma la Giuria in merito al primo film vincitore.
Esaltando invece le capacità di Marie Losier, la Giuria ha dichiarato che « il prodotto colpisce nella sua globalità che si esprime in un caleidoscopio di colori, suoni, sperimentazione e ricerca musicale.»
Electric Swan – Torino Underground Cinefest
È stata dichiarata Miglior Attrice Linde Van Der Storm (“Till the end of the world”) poiché «dotata di quell’espressività, di quegli sguardi intensi e di quella gestualità rintracciabili in un’attrice ben levigata e che ha alle spalle un’importante carriera.» Il Miglior Attore è invece risultato essere Denis Lavant (“The Figurant”) che «ha dimostrato in quasi quarant’anni di carriera di sapersi muovere agevolmente fra i ruoli più disparati grazie a una fisicità unica e tipicizzata.».
La Giuria dei Cortometraggi ha conferito una Menzione Speciale a “Tattoo” di Farhad Delaram, corto che «impone ai nostri occhi un labirinto di ipocrisia sociale nel quale lo spettatore attiva naturalmente un processo di immedesimazione che lo porta a voler quasi entrare in scena.»
Tattoo – Torino Underground Cinefest
Fra gli altri premi, il Premio del pubblico è poi andato al documentario sociale Dentro il collettivo di Lorenzo Melegari, un appassionante viaggio sul confine incerto tra legalità e giustizia. Invece, il Premio come Miglior Sound Designer è stato conferito da Paolo Armao a Easy does it (di Will Addison – Sound Designer: Ben Sellers). Inoltre, il direttore della fotografia, Davis Alfano, ha assegnato il Premio per la Miglior Fotografia a Olma Djon di Victoria Yakubov, con la camera di Iskander Narymbetov, «per aver trasformato una natura intatta e un paesaggio metafisico, con immagini che mostrano con chiarezza il conflitto dei personaggi, indicando attraverso la figura del padre le difficoltà nascoste in ogni essere umano».
«Cala il sipario anche su questa speciale edizione del Torino Underground Cinefest senza amaro in bocca. Ci siamo messi alla prova e in un gioco di trasformismo abbiamo realizzato una versione streaming di cui sono veramente orgoglioso. I numeri hanno dimostrato che l’esperimento è riuscito e che il nostro “non arrenderci” è stato premiato. Stiamo lavorando per la prossima edizione che sarà sicuramente di otto giorni»
(Mauro Russo Rouge)
Mauro Russo Rouge