Stranger Things: la quarta stagione è la migliore?

Valentina Palermo

Luglio 9, 2022

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Dopo essere stata promossa a pieni voti dai fan più accaniti e dopo essere riuscita in imprese epiche come rilanciare brani usciti oltre tre decenni fa, la quarta stagione di Stranger Things si è guadagnata di diritto la corona mediatica di show del 2022. 

Il nuovo ciclo di episodi uscito a partire dallo scorso 27 maggio è riuscito, infatti, a ridare lustro a una serie che aveva avuto un enorme exploit iniziale ma che poi si era persa attorno a una terza stagione apparsa un po’ giù di tono. Stranger Things 4 ha invece reintrodotto tutto ciò che aveva fatto innamorare i fan della serie, come momenti dall’alto tasso ansiogeno, ambientazioni inquietanti ed epiche scene di lotte.

Possiamo quindi affermare che la quarta stagione di Stranger Things sia la migliore in assoluto? È arrivato il momento di scoprirlo sottolineando alcuni dei suoi aspetti salienti.

Stranger Things 4: le scene musicali

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Max rapita da Vecna in una scena di Stranger Things

Partiamo da ciò che ha riscosso più successo in assoluto e che continua a generare commenti e reazioni entusiaste sui social: le scene musicali

Ciò di cui stiamo parlando non sono delle semplici sequenze accompagnate da un bel brano in sottofondo. No, qui parliamo di momenti chiave della serie che si sposano in modo perfetto con la musica dando vita a scene semplicemente iconiche di cui, siamo certi, si parlerà ancora a lungo.

La prima è l’arcinota scena accompagnata dal brano Running Up That Hill di Kate Bush. La protagonista è Max, che si ritrova mentalmente bloccata nel Sottosopra in compagnia di Vecna mentre il suo corpo è in trance davanti ai suoi amici. Steve & Co. cercano di creare uno spiraglio tra i suoi pensieri più cupi per aiutarla a scappare dal mostro che la tiene prigioniera. Allora l’idea geniale. Memori dell’esperienza di Victor Creel, utilizzano la musica come stratagemma per far tornare Max in sé. Parte così la ricerca disperata del brano giusto. Il brano della vita in grado di portare la luce anche nei punti bui della memoria della ragazza. Questo brano è proprio Running Up That Hill di Kate Bush. 

Appena partono le prime note, per Max le tenebre si rischiarano e iniziano a scorrere davanti ai suoi occhi le immagini felici della sua vita. Il primo bacio con Lucas, i pomeriggi in compagnia di Undici e le risate con il suo piccolo gruppo di amici. Il senso di colpa per la morte del fratellastro e la sofferenza per i drammi familiari lasciano spazio alla spensieratezza della sua giovane età. Quando una canzone può salvare una vita…

Altra scena musicale assolutamente iconica ha invece per protagonista colui che è forse stato il personaggio rivelazione della quarta stagione di Stranger Things, ovvero Eddie.

Anche qui la musica mostra il suo potere salvifico. Le note della chitarra del giovane che riprendono Master of Puppets dei Metallica attirano infatti i mostruosi uccelli che fanno da guardia alla dimora di Vecna. Le immagini parlano da sole. La potenza del rock, l’ambientazione spettrale e la voce graffiante di James Hetfield creano una sequenza da cui è difficile staccare gli occhi.

Un plauso va poi riconosciuto all’interprete di Eddie, Joseph Queen, vero autore di quelle potenti schitarrate.

La recitazione dei protagonisti

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Il dolore nascosto di Will

Stranger Things si è sempre distinto per le ottime performance degli attori. La cosa potrebbe anche risultare scontata, visto che parliamo di uno degli show di punta di Netflix e che quindi la produzione non farebbe alcuna fatica nel reperire nomi altisonanti per il suo cast. La particolarità della serie è però che i protagonisti principali sono poco più che bambini (o almeno lo erano all’inizio) con ovviamente poche esperienze professionali alle spalle. Nonostante ciò, i ragazzi sono riusciti a regalare delle ottime performance attoriali sin dalla prima stagione.

In questi nuovi episodi abbiamo ritrovato dei ragazzi parecchio cresciuti non solo dal punto di vista anagrafico, ma anche delle capacità espressive. Su tutti spicca la prova di Max, interpretata da Sadie Sink. La giovane attrice si è dimostrata molto convincente nell’esprimere i turbamenti scaturiti dagli eventi della passata stagione e la paura di morire in seguito agli attacchi di Vecna.

Performance meno scenografica ma più intima è invece quella di Noah Schnapp. Il giovane attore presta il volto a Will, colui che ha dato inizio a tutte le avventure nel Sottosopra. In questa quarta stagione Will incarna il senso di spaesamento e confusione tipico dell’età adolescenziale. Lui è colui che più di tutti mostra lo smarrimento tipico dell’età e che quindi diventa il personaggio più reale e in cui ci si possa identificare, nonostante a un primo acchito possa sembrare poco utile nei piani di salvataggio del mondo.

Un senso logico ineccepibile

Uno e Undici prima dello scontro che ha aperto il passaggio verso il Sottosopra

La quarta stagione di Stranger Things è forse la più lugubre di tutte. Ragazzi che sembrano posseduti, ossa orrendamente spezzate e mostri che sbucano all’improvviso hanno accentuato pesantemente il suo noto stile horror.

Il Sottosopra è un mondo che diventa sempre più spaventoso anche a causa dell’essere che lo governa, Vecna, creatura che si fortifica nutrendosi delle paure e del dolore delle sue vittime. Ed è proprio lui la chiave di tutto. Attraverso la sua storia, ricostruiamo un puzzle i cui pezzi ci erano stati piano piano forniti nel corso delle stagioni passate. Riusciamo finalmente a rispondere a tutti gli interrogativi che ci eravamo posti precedentemente. Come si è aperto il portale con il Sottosopra? Come vengono creati i super bambini del dottor Brenner? Cosa governa il Mind Flyer? Tutto ha un senso e una logica. È evidente che già dall’inizio della produzione dello show i fratelli Duffer sapevano dove volessero andare a parare, senza perdersi in intrecci contraddittori e senza senso.

Mike, Undici e Will in una scena di Stranger Things

Dopo aver analizzato alcuni degli elementi più importanti di Stranger Things torniamo quindi alla domanda iniziale: la quarta stagione è la migliore in assoluto? Il primato potrebbe essere conteso con la prima, ma alla luce degli indizi precedenti a noi sembra che la risposta sia un grande sì. Anzi, proprio perché il ciclo si era chiuso e si era riusciti a dare delle risposte a tutte le domande, sarebbe stato forse più appropriato che la serie si fosse conclusa così. La paura che nuove puntate rovinino ciò che è stato costruito in questi anni è tanta. Noi attendiamo fiduciosi, anche se i tempi sembrano piuttosto dilatati. Stranger Things 5 approderà infatti su Netflix non prima del 2024.

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