The Last of Us 1×08 – La necessità del male

Gianluca Colella

Marzo 9, 2023

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L’ottavo episodio di The Last of Us è un insegnamento. Lascia spiazzati, ma neanche troppo. S’infiltra negli spazi oscuri tra i nostri valori, quelli in cui le paure e le incertezze si annidano. L’ottavo episodio racconta agli spettatori che il male è una risorsa necessaria.

Con Joel ancora ferito e in convalescenza grazie alle cure di Ellie, è la piccola ragazza la protagonista assoluta di questo episodio. Con il flashback del centro commerciale, appena una settimana fa abbiamo scoperto perché la solitudine è la sua paura più grande; ora, appare ancora più comprensibile il suo desiderio di salvare Joel procacciando cibo nei boschi decorati dalla neve invernale che circondano il loro rifugio improvvisato.

Durante questa caccia più o meno disperata, il cervo che Ellie ferisce la condurrà verso l’uomo che rappresenta il suo appuntamento con sé stessa, David (Scott Shepherd).

The Last of Us – L’inferno sulla Terra

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The Last of Us – David , James (Troy Baker) e il loro gruppo

David: «Apocalisse, 21: E vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano ormai svaniti. E sentii una voce venire dal paradiso che disse “ecco, la dimora di Dio è con gli uomini e lui cancellerà ogni lacrima dai loro occhi».

David sembra innocente: la prima caratteristica che salta all’occhio conoscendolo è il suo aspetto da uomo premuroso di mezza età. Determinate circostanze (il Cordyceps e l’Apocalisse) lo hanno trasformato da insegnante a leader di comunità, nelle lande desolate delle regioni interne del Nord-America, dove imperversano infetti e paura.

Attraverso la stimolazione delle corde religiose e spirituali degli uomini e delle donne che si sono affidate e affidati a lui, la sua comunità sopravvive stentando al freddo e sterile inverno che ormai perdura da sei mesi.

Il pastore del gruppo è costretto spesso a prendere decisioni drastiche e immorali per un bene superiore: questo concetto ambivalente è solo accennato nelle prime scene di questo magistrale episodio.

Inizialmente, infatti, l’incontro tra Ellie e David sembra quasi tranquillo, innocuo: la prima fa la dura ma è solo alla ricerca di un modo per guarire Joel, e il secondo cerca cibo per il suo popolo. Da qui, lo scambio di beni tra il cervo e la penicillina per l’infezione di Joel.

Lo shock s’innesta lentamente nella percezione degli spettatori, quando lo scambio di battute tra i due fa riferimento alla morte di Alec, il membro del gruppo di David che alla fine del sesto episodio aveva aggredito Joel ed Ellie all’Università dell’Eastern Colorado. Da questo momento in poi, per Ellie non c’è più possibilità di fidarsi dell’uomo.

The Last of Us – Crescere per sopravvivere

The Last of Us – Ellie nell’ottavo episodio

Da questo momento in poi, i toni dell’episodio diventano quelli tipici di un thriller in stile Shining. L’adattamento realizzato da Druckmann insieme a HBO è spettacolare, perché al netto della mancanza di infetti la tensione resta altissima in tutta la seconda parte dell’episodio, quella in cui David rivela gradualmente la sua mefistofelica natura.

L’aspetto più inquietante della sua malvagità è senza dubbio rappresentato dalla conversazione con Ellie, ingabbiata dopo la fuga messa in atto per allontanare i predoni da Joel.

Durante questi momenti, David è letteralmente e simbolicamente il serpente tentatore che fa tutto ciò che è in suo potere per ottenere la complicità di Ellie, nella quale si rivede e che cerca subdolamente di adescare.

La sua vera natura è rivelata in modo molto più esplicito rispetto al videogioco: cannibale e pedofilo, David confida a Ellie di non essere minimamente religioso se non nei confronti del Cordyceps, la cui diffusione gli ha insegnato cosa è davvero necessario per sopravvivere in questo mondo post-apocalittico e ostile.

Ellie, che in quell’incontro di mani che si accarezzano attraverso le sbarre della gabbia sembra quasi credere alle parole dell’uomo, è repentina, demoniaca e incontrollabile.

In questi momenti e per la prima volta, la ragazza interpretata da una formidabile Bella Ramsey è costretta a realizzare che questo è il vero male di cui le ha parlato Joel in precedenza, questo tipo di crudeltà è il motivo per cui ha bisogno della protezione dell’uomo.

The Last of Us – Un cuore violento

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The Last of Us – Joel ritrova Ellie dopo l’incontro con David

La brutalità di quell’incontro, caratterizzato da tinte sessuali estremamente esplicite, è un picco della prima stagione di The Last of Us. Per i videogiocatori era noto che la sezione invernale fosse la più oscura dell’intera opera, ma per gli spettatori è vedere all’opera la violenza di Joel con i predoni e soprattutto quella di Ellie, quando prevale sull’uomo che ha di fronte.

La fuga di Ellie da David sembra essere quella di un topo dal gatto che lo sta braccando. Mentre il locale in cui si trovano va lentamente a fuoco a causa di un tizzone lanciato dalla ragazza, i due arrivano allo scontro definitivo, ed è grazie al machete con cui David voleva affrontarla che Ellie riesce a prevalere.

L’inquadratura sul volto ferale di Ellie mentre accoltella David ripetutamente è impietosa: l’episodio si concluderà qualche minuto dopo, con l’abbraccio rassicurante di Joel e l’allontanamento dal resort, ma è nel momento in cui David perde la vita che Ellie smette definitivamente di essere una bambina.

Ora, non ci resta che attendere l’atto finale, durante il quale avrà un ruolo anche l’interprete di Ellie nel videogioco (Ashley Johnson).

Leggi anche: The Last of Us 1×07 – Il dolore di Ellie ovvero essere lasciati indietro

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