Gotham – Le due facce della stessa medaglia

Michael Riccardi

Marzo 24, 2018

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Benjamin McKenzie interpreta James Gordon

Il Bene e Il Male. Luce e Oscurità. Energie in perenne contrasto, forze dei poli opposti. Così dissimili eppure così uguali. Forze in grado di fondersi tanto da non saperle più distinguere fra di loro, quasi come se fossero le due facce della stessa medaglia. L’eterna lotta fra queste due fazioni che si specchiano fra di loro è il capostipite di Gothamspin off ideato da Bruno Heller per Fox, che tratta le origini dei personaggi appartenenti all’Universo di Batman.

«Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.»
(Friedrich Nietzsche)

Gotham

Come diceva Stephen King: «Smettiamo di cercare i mostri sotto al letto quando scopriamo che i mostri sono dentro di noi». Poi c’è chi, come James Gordon, non riesce a frenare il suo impulso di dare la caccia ai mostri, di risolvere i puzzle altrui, ma è incapace di risolvere il rompicapo che alberga dentro di sé. Gotham racconta, come detto in precedenza, le origini del mito di Batman, gli albori del ragazzo che si fa Uomo e che poi si erge a Simbolo della giustizia, in una città intossicata dalla malavita e in preda a un escalation di follia e caos dilagante.

Il personaggio centrale, però, non è Bruce Wayne (che comunque ha uno dei ruoli principali, com’è normale che sia) bensì il detective della GCPD, James Gordon, interpretato da Benjamin McKenzie, sempre molto calzante nel ruolo di personaggi tormentati (vedi in The O.C. il giovane Ryan Atwood, trampolino di lancio per l’attore statunitense). Attraverso gli occhi e la mente del detective Gordon ci inoltreremo in una Gotham corrotta fino alle radici, in cui il detective, e il suo burbero partnerHarvey Bullock, sembrano essere l’unico raggio di speranza e giustizia all’interno del corpo di polizia.

Gotham
James Gordon e il suo partner Harvey Bullock

James Gordon non solo dovrà affrontare la malavita di Gotham, per cercare di ripulirne l’anima, ma dovrà anche combattere coi suoi demoni interiori; un personaggio che molto spesso si ritroverà sulla linea del limite della morale e della giustizia. Sacrificando sé stesso, la sua sfera privata, e talvolta i suoi ideali per Gotham, il detective Gordon viene messo molto spesso di fronte a scelte fondamentali che cambiano inevitabilmente corsi e percorsi, personali e altrui, contribuendo, per sua sfortuna, alla nascita di personaggi particolarmente borderline (Barbara Kean su tutti).

La psicologia criminale

Se dovessimo fare un’analisi prettamente psicologica la serie rispecchia perfettamente la frase di Nietzsche che abbiamo messo a inizio articolo, e si attiene del tutto a ciò che ha sempre rappresentato Batman e il suo mondo, un grande conflitto interiore fra Bene e Male, fra Luce e Ombra. Ogni personaggio, buono o malvagio che sia, da Gordon a Pinguino, da Barbara Kean a Bullock, ha dentro di sé luce e oscurità, e ciascuno di essi ha un passato che racconta ciò in cui si sono trasformati. 

La linea di demarcazione che separa queste due forze che albergano dentro ognuno di loro è talmente sottile che può infrangersi da un momento all’altro, com’è successo, per esempioEdward Nygma alias l’Enigmista. Personaggio caratterizzato da uno sdoppiamento della personalità, diviso fra il bizzarro e goffo, Edward e il pericoloso e astuto Enigmista, sono uniti, come da collante, da una spiccata brillantezza e dall’ossessione per gli enigmi.

Gotham
Osvald Cobblepot ovvero Pinguino

Pressochè tutti i villain della serie (eccetto Jerome Valeska ovvero colui che diverrà il Joker) hanno come peculiarità proprio questo: menti buie, egocentriche e contorte con un piccolo spiraglio (spesso legato al passato) rivolto verso la luce. Oswald Cobblepot ossia Pinguino, preso di mira ed emarginato da bambino per la sua corporatura e la sua andatura, che si trasforma in uno dei boss più pericolosi di Gotham. Barbara Kean, da fedele innamorata e compagna di James Gordon a psicopatica regina del crimine.

Ciò che riesce a mostrare così bene Gotham è quanto può essere fragile la mente umana e quanto può essere labile il confine fra Bene e Male. Batman, Bruce Wayne, i suoi nemici, Gotham stessa, tutti loro hanno come elemento di base della loro esistenza questo: la fragilità, l’instabilità.

Tutto questo è così ben realizzato perchè trasmette ciò che realmente è un essere umano, un soggetto che è il risultato di tutte le esperienze vissute, composto da limiti e ambizioni, bene e male, luce e oscurità. Sta a noi trovare la forza e la saggezza di poter contrastare il male che c’è dentro di noi scegliendo di abbracciare il bene, senza lasciarci ammaliare dai nostri demoni, perchè si sa, che se guardi a lungo l’abisso, sarà l’abisso a guardare dentro di te.

Leggi anche: Bruce Wayne – L’Uomo e il Simbolo

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