Ra’s Al Ghul – Storia e significati del Principe delle ombre

Sante Di Giannantonio

Luglio 9, 2018

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Ra’s Al Ghul – Principe delle ombre.

Dalle favole più elementari alle leggende che attraversano i secoli, ogni storia ruota attorno ad un costrutto davvero vecchio quanto il mondo, “l’eroe” che fronteggia il “cattivo”. Il calibro dell’uno e dell’altro deve eguagliarsi altrimenti non c’è gusto nella lotta, che comunque si risolve quasi sempre a favore del protagonista, portatore di ogni etica virtù, ma nel cuore di chi si appassiona alla storia spesso fa breccia il villain.

Perché? Lo abbiamo già trattato, siamo incapaci di rivederci ormai nell’eroe “senza macchia e senza paura” e dunque è più facile accostarci al nemico sopraffatto, persino capire le sue scelte, comprenderne le azioni, condividerne gli ideali. Non solo ma forse siamo così frustrati dal giocare sempre pulito nella vita, dall’essere “fair” in ogni situazione, che un po’ di sana malvagità vogliamo cavalcarla leggendo un libro, guardando un film, siamo stufi di parteggiare per il bene, molte volte godiamo nel vedere agire il male ed il suo seducente villain.

Ra’s Al Ghul

Ed ecco allora che la soddisfazione non si lenisce neanche più alla vista del classico “cattivo”, ma vogliamo un personaggio che non ci sembri finto, che non sia fantascientifico, che sia plausibile, per un paradosso del caso, magari vederlo sugli schermi tv, perché sono questi i villain recentemente più riusciti: quelli che ti incutono timore perché possono essere portatori di idee che non sono così folli ma condivisibili, un villain che possa incutere timore anche nella vita di tutti i giorni.

E dove lo troviamo un personaggio simile se non nell’universo del Cavaliere Oscuro: Ra’s Al Ghul.

Ra's Al Ghul

Ra’s Al Ghul

La storia di Ra’s Al Ghul

La sua prima apparizione risale al 1971, creato da Julius Schwartz e Dennis O’Neil, già da allora si intuivano le potenziali del personaggio che nel tempo divenne uno dei più pericolosi antagonisti di Batman. Il vero nome non è mai stato rivelato ma “Raʾs al-Ghūl” in arabo significa “Testa del/la Ghūl”, che nell’antica narrativa antropologico-religiosa araba è il sovrano dei Ghul, cioè il peggiore fra tutti i Jinn (a volte geni a volte demoni) e che, in un noto ciclo mitologico-letterario arabo-islamico, viene sconfitto dal protagonista ʿAlī b. Abī Ṭālib, che sposò la prima figlia di Maometto.

Le origini di questo nemico di Batman non possono che essere arabe, infatti nell’albo “La Nascita del Demone”, Dennis O’Neil e Norm Breyfogle ci trasportano nel lontano e antico (non precisato) Marocco, dove Ras è ancora un cittadino normale, brillante fisico del regno a servizio del principe, purtroppo malato, del suo paese.  Nello sforzo di curare il principe tramite le sue ricerche, scoprì casualmente dei bagni chimici naturali dai poteri ristorativi che egli battezzo i “Pozzi di Lazzaro”, dato che effettivamente potevano curare anche chi fosse a pochi istanti dalla morte.

Dopo aver utilizzato il pozzo per salvare la vita del principe, si scoprì un effetto collaterale delle abilità ristorative del pozzo quando il principe, impazzito dopo il bagno chimico, uccise la moglie di Ra’s, Sora. Incolpato della morte di Sora, Ra’s fu lasciato a morire, sepolto vivo nel deserto, ma fu subito salvato dalla tribù sua debitrice.

Ra’s Al Ghul utilizzò quindi la tribù per vendicarsi di quello che gli era capitato e procedette con l’auto-nominarsi “La Testa del Demone”.

Ra's Al Ghul

Ra’s Al Ghul

Il trauma di essere stato tradito dal suo principe, dalle sue istituzioni e dalla giustizia del suo paese che riteneva pura ed equa, furono il “trigged” che portò il personaggio a divenire Ra’s Al Ghul. Da qui iniziò un peregrinare che termina con l’incrocio tra Ra’s e la temibile Lega degli Assassini (nei film di Nolan ribattezzata Setta delle ombre).

La Lega è un’organizzazione secolare precedente a Ra’s Al Ghul stesso, ma la sua entrata sarà decisiva nel renderla la più temibile setta della terra.

I capi di essa faranno di Ra’s un guerriero formidabile ma tramite le sue conoscenze del “Pozzo di Lazzaro” egli ne diviene il capo. Il pozzo costringe alla follia per pochi giorni, ma incrementa anche le facoltà psicofisiche di chi vi si immerge, ras godrà oltre dell’immortalità (non invulnerabilità) anche di una forza e resistenza fuori dal comune, oltre alla capacità di prevedere eventi o semplici mosse dell’avversario.

Ra's Al Ghul

Ra’s Al Ghul

Ovviamente questo non si avvicina al concetto di villain reale espresso sopra, ma è possibile considerare due aspetti di Ra’s Al Ghul: il primo quello fumettistico appena descritto, il secondo riguarda la filosofia che guida Ra’s Al Ghul e che rende il personaggio più vicino ad un terrorista che ad un villain dei fumetti.

 <È per un bene superiore. Ogni cosa che faccio, è per un bene superiore.>, un’affermazione di grindelwaldiana memoria spesso urlata da Ra’s Al Ghul contro il cavaliere oscuro.

Ma qui si vede la principale differenza tra Ra’s ed altri personaggi, il suo movente non è ricercato nel potere, denaro, o un qualunque altro obiettivo personale, egli non vuole neanche uccidere Batman, anzi vorrebbe convincerlo a prendere il suo posto. Ra’s combatte il marcio del mondo, convinto che non vi soluzione alternativa se non la caduta degli uomini.

Ra's Al Ghul

Ra’s Al Ghul

< La mia sicurezza è il risultato dell’esperienza. Di molte vie. Ho incrociato spade nelle corti di Luigi XII fino al XVI. Ho sconfitto i maestri schermitori di Heidelberg alla fin de siecle. Sono stato l’unico sopravvissuto in un cerchio di lotta cosacca. Ho ucciso più uomini in duello di quanti giorni tu abbia vissuto su questo pianeta! E tu?>

In queste parole si evince come egli sia stato sempre deluso dagli uomini, le mille vite vissute hanno accresciuto questa certezza, l’uomo fallisce in quanto uomo, e per questo bisogna salvarlo da se stesso, con ogni mezzo, poiché “il fine giustifica i mezzi”.

Questa freddezza e crudeltà mostrate a capo della Lega saranno i cardini della rivoluzione di Ra’s Al Ghul, una rivoluzione intrisa da un sapore machiavellico.

Ra’s Al Ghul e il Principe di Machiavelli

Da qui il collegamento con Machiavelli ed il suo “principe”. Spesso alla figura evocata dal Principe, nella sua tradizione degenerata, viene associata un uomo privo di scrupoli, di un cinismo estremo, nemico della libertà, tutto questo è Ra’s.

Ma egli proprio come il Machiavelli a cui è stata attribuito il precedente virgolettato (mai pronunciato), non vuole “giustificare” nulla, perché la parola evoca sempre un criterio morale, mentre Ra’s non ha nessuno a cui giustificarsi se non sé stesso, egli ha valutato, in base ad un altro metro di misura, se i mezzi utilizzati fino ad all’ora sono adatti a conseguire l’unico fine da perseguire, per Machiavelli il mantenimento dello Stato, per Ras l’armonia del mondo, vista però dagli occhi di chi ormai è reso folle dell’utilizzo del pozzo di Lazzaro. Un male minore, per un bene maggiore, questo è il suo pensiero.

Ra's Al Ghul

Ra’s Al Ghul

Altro elemento caratteristico comune al Principe è l’immagine che punta ad avere agli occhi dei suoi adepti e degli avversari. Amato e temuto dai membri della Lega, come il principe con il suo popolo. Ma non si esaurisce a questo, egli tramite i suoi modi elevati e di cultura mira ad essere una figura capace di insinuare il dubbio nella mente di chi osserva le sue azioni, non appare mai folle e il suo ragionamento è sempre lucido, i suoi obiettivi  di lungo termine non lo accomunano ai semplici “criminali”, riuscirà sempre ad avere un seguito nonostante la crudeltà dei suoi piani.

Ulteriore atteggiamento principesco, che prevedeva l’essere metaforicamente sia “volpe” che “leone”, Ra’s Al Ghul coltiva entrambi grazie al pozzo poiché “mantenendo un solo atteggiamento dei due non ci si potrà difendere da una minaccia violenta o di astuzia.”

Ma se il Machiavelli enumerava queste caratteristiche in un trattato di scienza politica, Ra’s le incarna per impedire che l’uomo fallisca. Ma non intendetelo nella misura positiva, nel suo agire, nel suo sapere egli è guidato dal suo dogma: l’uomo è debole e fallirà e io devo impedire che avvenga. In questo sillogismo consisterà la contrapposizione a Batman ed altri eroi dell’universo DC.

Questi sono portatori di messaggi di speranza, sperano che con il loro operato il mondo possa cambiare, chi sbaglia può migliorare, Ra’s è diametralmente opposto, potrebbe essere uno di loro ma sceglie la via più facile, più seducente in quanto ha i riflessi del miraggio, quella di estirpare il male con il male a sua volta, esorcizzare i demoni con un demone.

Non capisce invece che il male esponenzialmente ne genera sempre altro e che il suo cinismo lo ha privato di quella speranza che è il valore aggiunto dei suoi avversari, l’unica forza che ti spinge fuori da un pozzo.

 

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