«La curiosità evoca la “cura”, l’attenzione che si presta a quello che esiste o potrebbe esistere; un senso acuto del reale, che però non si immobilizza mai di fronte a esso; una prontezza a giudicare strano e singolare quello che ci circonda; un certo accanimento a disfarsi di ciò che è familiare e a guardare le stesse cose diversamente; un ardore di cogliere quello che accade e quello che passa; una disinvoltura nei confronti delle gerarchie tradizionali tra ciò che è importante e ciò che è essenziale».
(Michel Foucault)
Se potessimo definire con una parola il personaggio creato da Matt Groening nel 1987, Lisa Simpson, sicuramente sceglieremmo la parola curiosità.
Curiosità è tensione verso la conoscenza. Chi non è curioso finisce per non conoscere, perché non s’interroga. L’intelligenza di Lisa è perciò una conseguenza estrema di un profondo sentimento di curiosità.
Lisa Simpson: Mettendo in dubbio la realtà
Springfield è una cittadina composta da personaggi ridicoli, ma fondamentalmente “ignavi” (per usare un termine dantesco). I concittadini di Lisa agiscono con noncuranza e superficialità perfino nel loro lavoro. Homer lavora in una centrale nucleare, ma non ha la minima idea di cosa stia facendo; le maestre della scuola sono disinteressate; il preside non fa nulla per migliorare l’offerta scolastica; Apu vende hot-dog scaduti nel suo negozio; il sindaco è corrotto; il giornalismo non oggettivo; le funzioni religiose sono svolte con distacco. Perfino il clown della città, svolge il suo mestiere scocciandosi.
Nessun adulto è un modello per la futura generazione di Sprinfield. Sono tutti bloccati nella loro pigrizia, consolandosi nei piaceri della birra, del sesso o dello shopping.
Ritornando alla citazione di Focault la curiosità consiste in «un certo accanimento a disfarsi di ciò che è familiare e a guardare le stesse cose diversamente». A differenza degli altri, Lisa non si adatta passivamente a una realtà che è sta costruita per lei, decide di scegliere e di conseguenza mettere in dubbio ciò in cui gli altri credono.
La bambina, spinta proprio dalla curiosità, vuole comprendere se ci siano altre fedi da praticare. La vediamo, quindi, nella sua cameretta con diversi opuscoli a ricercare una religione in cui credere.
Allo stesso modo lei non si adatta alla dieta della sua famiglia e, nella settima stagione, decide di diventare vegetariana. Lisa riflette sugli aspetti della sua realtà e sceglie di non accettarli solo perché le sono stati trasmessi, cerca se stessa.
Lisa Simpson: Lottando contro le ingiustizie
La curiosità di Lisa è quella che la spinge a riflettere su ciò che è giusto o ciò che non lo è. Facciamo un esempio: nell’episodio ventidue della quindicesima stagione, Lisa è l’unica a rendersi conto che il signor Burns sta conquistando il monopolio dell’informazione. Per evitare tragiche conseguenze, decide di manifestare il suo diritto alla parola creando un suo giornale, non corrotto.
La fermezza di Lisa è ammirevole, Burns le offre tre pony pur di acquistare il giornale, ma la bambina si oppone. La sua incorruttibilità è evidente nel finale della ventunesima puntata dell’ottava stagione: Burns, ispirandosi a un’idea di Lisa, crea una centrale di riciclaggio che, tuttavia, rovina i fondali marini e la fauna. Il vecchio miliardario vuole dare un compenso a Lisa per avergli dato l’ispirazione, ma quest’ultima non può accettare quel denaro sporco.
Molte saranno le cause sostenute da Lisa: il diritto a studiare la teoria evoluzionistica nelle scuole, la scolarizzazione per tutti (anche i per i figli di Cletus), l’ambientalismo, l’animalismo e molto altro.
Anticonformismo e solitudine
Nelle sue letture, nei suoi gusti musicali (Lisa è appassionata di jazz), nel suo amore per le discipline scolastiche, tra cui la scienza e la matematica, Lisa è diversa dai suoi coetanei.
I bambini che la circondano sono immaturi. Lei riesce ad avvertire questa differenza e soffre per la solitudine che ne deriva.
Spesso cercherà di crearsi delle amicizie, soffocando la sua personalità e rimanendo delusa. Lisa è pur sempre una bambina e, in quanto tale, desidera essere accettata e inclusa in un gruppo. Ricordiamo la diciannovesima puntata della ventesima stagione: Lisa, per diventare popolare nella sua nuova scuola, fingerà di essere la migliore amica di una pop star.
Lo stesso avviene nella prima puntata della decima stagione: a scuola arriva Alex Whitney, una nuova studentessa interessata solo a trucchi e vestiti, che presto influenza l’opinione degli altri bambini. Lisa per non sentirsi diversa cerca di omologarsi, ma senza successo. Anche i suoi genitori sono preoccupati per la sua solitudine, Marge addirittura pagherà una bambina per esserle amica.
Il peso dell’intelligenza
La nona puntata della dodicesima stagione è significativa: Homer scopre di avere un pennarello conficcato nel cervello e che proprio quest’ultimo è la ragione della sua stupidità. Rimuovendo il pennarello, Homer si scopre intelligente, esattamente come Lisa.
La vita del protagonista della serie cambia radicalmente: si sente escluso dai suoi amici di sempre, e quando denuncia l’illegalità delle condizioni della centrale nucleare ottiene solo dissenso dai suoi colleghi.
Homer, diventando come lei, per la prima volta comprende il punto di vista della figlia: una bambina di otto anni che porta sulle spalle il peso di una sensibilità in grado di carpire ciò che il mondo ignora, il fardello di non poter condividere con gli altri le proprie intuizioni, la consapevolezza di essere unici nel ricercare il bene in un mondo superficiale.
Lisa sa che la sua intelligenza la porta ad essere senza amici e rimane spesso delusa dal fatto di non poter cambiare le cose, ma a differenza di Homer che si fa rimettere il pennarello nel cervello decidendo di rinunciare alla sua intelligenza, lei sceglie di convivere con questa sofferenza, reputando la sua capacità di andare affondo una grande fortuna.
Lisa Simpson: Pur sempre una bambina
Il ritratto di Groening è complesso e sfaccettato. Lisa non è un personaggio piatto, è spinta da profondi valori, ma non per questo deve essere idealizzata.
Lei vive sofferenze e delusioni come tutti, ed è anche lei costellata da adorabili difetti: tra cui la competitività con gli altri bambini, l’impossibilità ad accettare l’idea di fallire. Nell’episodio sette della decima stagione Lisa non ha studiato per un test e copia le risposte prendendo dieci e lode… e non è questa l’unica occasione in cui la bambina ci mostra di non essere immune da umane debolezze e di essere capace di commettere sbagli per poi pentirsene.
In famiglia
Qual è il ruolo svolto in famiglia da Lisa? Lei è il cuore etico della famiglia, avverte sui possibili pericoli, ammonisce gli sbagli, ma si dimostra anche in grado di perdonare.
Lisa ha la capacità di ascoltare e in diverse situazioni darà consigli a sua madre, a Homer e perfino a Bart. Nonostante lei si senta estranea al suo nucleo famigliare, con cui condivide pochissimo, è evidente un profondo sentimento di affetto e di gratitudine.
D’esempio
Groening non vuole darci di Lisa il ritratto di una bambina perfetta, sarebbe troppo noioso. Piuttosto disegna una persona dalla grande intelligenza, ma con i suoi alti e bassi, che commette sbagli come tutti.
Tuttavia bisogna ammettere che nella sua fermezza, nella sua solidità morale e nel suo impegno a riparare gli errori, Lisa diventa un esempio per ogni bambino che si approccia allo show. La sua non arrendevolezza al piegarsi alle circostanze, al non esser quello che gli altri vogliono che sia, è semplicemente strabiliante.