Dabi – Le fiamme del rimpianto

Eleonora Poli

Gennaio 25, 2022

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Enji Todoroki è infallibile. Enji Todoroki non sbaglia. Endeavor non sbaglia mai. E come lui, nessuno dei suoi figli può sbagliare. I fallimenti non sono accettati sotto il suo tetto, non si può non essere all’altezza. Per questo motivo quelle fiamme blu andavano allontanate il prima possibile. Un figlio che non controlla la purezza del fuoco, ma solo una becera imitazione, non può essere un Todoroki. Da quel giorno, Toya non esiste più. Il suo primogenito, il contenitore di tutte le sue ambizioni. Dall’alto di una montagna di macerie emerge quello che è il nuovo figlio di Endeavor, il suo prodotto perfetto: Dabi.

Dabi: fuoco che divampa

Dopo circa 8 anni di pubblicazione, My Hero Academia continua a ricoprire le prime posizioni delle classifiche dei manga più venduti e non smette di stupire. L’opera di Horikoshi ha di sicuro cambiato il genere shōnen grazie alla capacità di creare personaggi a tutto tondo con pregi e difetti, specchio del mondo contemporaneo. Particolare rilievo va infatti dato ai villain della saga, a partire dall’immenso All For One, a Shigaraki e a tutti i villain minori.

Perfettamente caratterizzati e giustificati nel loro essere malvagi, Horikoshi rende comprensibili le motivazioni dei componenti della Lega dei Villain.

Con un character design unico che lo vuole con il corpo interamente coperto di bruciature e punti di sutura in bella vista, Dabi ha conquistato tutti fin dalla sua prima apparizione cartacea. Con un quirk di fiamme blu unico nel suo genere, ma tremendamente familiare, il giovane villain ha sempre avuto un ruolo secondario nella Lega, fino alla rivelazione tanto attesa quanto indovinata dai fan.

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Dabi

Le fiamme azzurrastre che, senza pietà, hanno bruciato e ucciso innumerevoli persone, hanno immediatamente fatto incuriosire i lettori più attenti. La potenza di fuoco infatti è un quirk abbastanza raro e solo il Number Two del paese ne ha il controllo. Insoddisfatto del doppio quirk ghiaccio-fuoco del figlio Shoto, Endeavor ha sempre cercato di ottenere il meglio dalla sua prole. Sposato per convenienza con Rei per ottenere un erede con un quirk imbattibile, Enji Todoroki ricercava la perfezione. Shoto, infatti, è il suo quarto figlio, ma i lettori conoscono solo Fuyumi e Natsu, che ne è del primo genito? Dov’è Toya?

«Toya è un bellissimo nome non ti pare».

(My Hero Academia, vol. 30)

Lo scontro tra Shigaraki e Midoriya è finalmente arrivato. Le due fazioni sono pronte al combattimento che non risparmierà nessuno. A metà azione però, la narrazione si sposta su un televisore che sembra ricevere un segnale intermittente fino a mettere in chiaro un’immagine. Sul divano al centro della stanza, Dabi aspetta paziente il momento di parlare. Contemporaneamente è a un metro da Endeavor e Shoto.

Dopo quasi vent’anni suo padre è a un metro da lui. Colui che l’ha plasmato e ucciso perché troppo potente, incontenibile.

Con ora i capelli bianchi e il ghiaccio negli occhi, Dabi sbatte in faccia al padre la verità. Ecco che ne è stato del suo primogenito, di colui che doveva essere il suo più grande orgoglio.

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Dabi in una tavola del manga

Poiché nato solo con il quirk del fuoco, Toya è sempre stato trattato dal padre come uno scarto e non come quel prodotto perfetto che tanto desiderava. Con una potenza di fuoco maggiore di quella di Enji Todoroki, Toya ha avuto fin da subito problemi a gestire le sue fiamme che finivano per bruciare anche la sua stessa pelle. Un pomeriggio, durante un allenamento, le fiamme blu avvolgono il piccolo e di lui non rimangono che le ceneri. Ma, come ogni fenice, Dabi rinasce da quelle ceneri di disapprovazione e delusione, vivendo solo per veder soffrire quel padre che gli ha fatto così male.

«Noi creiamo i nostri demoni».

(Oscar Wilde)

Il colmo per chi è accecato dal proprio ego come Endeavor è ritrovarsi faccia a faccia con il suo fallimento più grande. Il risentimento di Enji nei confronti di quel bambino diverso e, ai suoi occhi, incapace, ha fatto crescere in Toya altrettanto odio tanto per lui quanto per la società. È stata la società a far diventare Endeavor così ambizioso e spietato e, per estensione, è stata la stessa società a far diventare Dabi quello che è. Per questo si unisce a Shigaraki, per questo scatena i Nomu contro Endeavor, per questo fa il doppio gioco con Hawks.

Se per ferire ancora di più suo padre deve colpire in basso, Dabi non si fa nessun problema. Il senno l’ha abbandonato.

La sua vita non ha senso se non quello di distruggere chi gli ha fatto questo, prima suo padre poi tutti gli altri. Tutti quelli che combattono per quei valori ripetutigli fino alla nausea e ora così distanti da lui. Lo scontro divampa, Dabi ha la meglio su entrambi i Todoroki.

Completamente cieco ora, Dabi, è solo fuoco fuori controllo.

Leggi anche: Shoto Todoroki – il peso delle aspettative

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