Non molti sanno che fra gli eccentrici personaggi di The Marvelous Mrs Maisel ce n’è uno realmente esistito. E non un personaggio qualunque. Si tratta di un grande e amato stand up comedian di quel tempo. Il fascinoso, irriverente e complicato Lenny Bruce.
Un’infiltrazione di realtà in The Marvelous Mrs. Maisel
Lenny Bruce, nome d’arte di Leonard Alfred Schneider, nacque a Long Island nel 1925. Appartenente a una famiglia ebraica, si avvicina al teatro grazie alla madre ballerina e attrice. La sua infanzia fu piuttosto movimentata a causa di vari traslochi in seguito al divorzio dei genitori; nel 1942 si arruolò nella marina americana.
Com’è facile intuire da quel che abbiamo visto di lui in The Marvelous Mrs. Maisel, Lenny non fece della guerra il suo scopo e riuscì a farsi rispedire a casa con disonore nel 1945. Infatti, in quell’anno, Lenny face un’esibizione comica en travesti per i suoi commilitoni, infastidendo i propri ufficiali e convincendoli a radiarlo per presunte pulsioni omosessuali.
Tornato dalla guerra inizia la sua vera carriera da comico solo quando mette piede a New York. Comincia a esibirsi nei bar della città, inizialmente sotto lo pseudonimo di Lenny Marsalle e poi Bruce, esattamente come Midge Maisel. Nel 1951 conosce a Baltimora la sua futura moglie Honey e in quegli anni subisce il suo primo vero arresto. Almeno questa volta non per colpa di uno dei suoi show. Lenny per mesi si finge prete, raccogliendo fondi per un’opera caritatevole, ma intascandosi i soldi.
Ma Lenny nella sua vita non fu solo uno stand up comedian e un finto prete, scrisse anche sceneggiature e incise album con i suoi pezzi comici. Nelle sue esibizioni, che gli costarono ripetutamente arresti e denunce, parlava di politica, religione, razzismo, sesso, droghe, aborto, malattie.
Come vediamo in The Marvelous Mrs Maisel, Lenny affrontava senza filtri quelle tematiche ritenute oscene al suo tempo, e che lo portavano a essere bandito da molti locali e teatri di diverse città americane (e pure da Sydney).
Diventò un bersaglio di avvocati e rappresentanti religiosi, arrivando ad avere spesso poliziotti in borghese fra il suo pubblico pronti ad arrestarlo.
Allo stesso tempo, però, molte personalità dello spettacolo e della cultura si schierarono al suo fianco firmando petizioni a suo favore. Fra questi Elizabeth Taylor, Bob Dylan e Allen Ginsberg. Lenny protestava per la sua libertà di parola ed espressione, descrivendo nei suoi ultimi spettacoli dettagliatamente gli incontri con la polizia e i processi.
Il 3 agosto 1966 fu trovato morto per overdose nella sua casa a Hollywood e così come in vita non ricevette nessun rispetto dalle forze dell’ordine. I poliziotti infatti permisero ai giornalisti di fotografare ossessivamente per almeno mezz’ora il suo corpo nudo riverso sul pavimento.
Non solo Mrs. Maisel
In The Marvelous Mrs. Maisel conosciamo Lenny Bruce fin dall’inizio e continuiamo a incontrarlo ripetutamente lungo le quattro stagioni. Midge, come noi spettatori, è attratta da quest’uomo. Lenny è carismatico, affascinante, sfrontato, sfuggente. Sfida le regole con il suo approccio provocatorio e la sua irriverenza. Nel procedere delle stagioni continua ad apparire e scomparire, lasciandoci sempre con la voglia di sapere qualcosa di più sul suo conto.
Vediamo solo piccoli tratti di quella persona complicata che era Lenny Bruce, ma nonostante la carenza di tempo sullo schermo è difficile non affezionarsi al personaggio. Luke Kirby lo interpreta con cura e delicatezza, facendo attenzione alla sua mimica, all’intonazione e soprattutto ai piccoli tic, come quello di schioccare le dita parlando. In The Marvelous Mrs. Maisel Lenny non è uno dei protagonisti, la sua storyline tende a essere centrale solo se affiancata a quella di Miriam, e solo in specifiche puntate.
Nonostante le sue sporadiche apparizioni è centrale nella crescita e nello sviluppo della protagonista. Lenny infatti finisce per essere una sorta di mentore e aspirazione per Midge.
Non è solo una profonda attrazione quella per Lenny: Midge lo rispetta, lo ammira. La nostra Mrs. Maisel, soprattutto alla fine di quest’ultima stagione, vorrebbe essere come Lenny.
Vorrebbe parlare senza freni, senza censura. Lasciarsi andare sul palco ed essere completamente impudente, parlando di tutto, anche delle verità più scomode. Ma Lenny sa cosa comporta tutto questo. Nel loro confronto dopo l’esibizione di Bruce al Carnegie Hall, realmente avvenuta il 3 febbraio 1961, vediamo la paura, lo sconforto e la frustrazione di Lenny nel vedere una Miriam pronta a seguire le sue orme.
Vuole proteggerla, vuole che lei abbia una carriera e una vita serena. Non può permetterle di cadere nei suoi sbagli e preferisce ferirla piuttosto che vederla affondare come lui. Nella quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel vediamo iniziare quel processo di distruzione che porta alla morte prematura all’età di quarant’anni di quel genio sensibile e sfrontato che era Lenny Bruce. Chi conosce la sua storia sa benissimo cosa c’è nell’astuccio che Miriam ha trovato nel bagno e come le cose, purtroppo, andranno a finire.
The Marvelous Mrs. Maisel: tributo a un artista
Il finale della quarta stagione ci fa presagire che il nostro tempo e quello di Midge con Lenny Bruce si stia avvicinando al capolinea. Sappiamo di essere nel 1961 e che probabilmente nella prossima stagione avremo a che fare con l’assassinio di Kennedy, o almeno l’apparizione di Jackie ce lo fa pensare.
Fin dall’inizio la serie ci ha raccontato quell’uomo complesso e irriverente che era Lenny Bruce con profonda attenzione e un alone di malinconia. Impariamo a conoscerlo, ad amarlo e aspettiamo di puntata in puntata una sua apparizione con eccitazione. Lenny Bruce nella serie sembra essere una sorta di elemento complementare a Miriam, l’altra faccia di una stessa medaglia.
E se nel finale vediamo una Midge pronta a ricominciare, intuiamo invece che Lenny ha iniziato a percorrere una strada senza vie d’uscita. The Marvelous Mrs. Maisel tramite i suoi ritmi sincopati e la sua spigliata ironia compie una piccola e fine ode a quell’uomo complesso, sensibile e provocatorio che era Lenny Bruce.