Uno spettro si aggira nel quartiere San Salvario di Torino: è lo spettro del cinema indipendente del Torino Underground Cinefest alla sua nona edizione (https://tucfest.com/).
Nove giorni di cinema indipendente dal 27 settembre al 5 ottobre 2022 al CineTeatro Baretti con novantacinque film e quasi cinquantatré ore di proiezioni, diversi Q&A, la presentazione di Jonas Mekas. Cinema e vita e tre nuove sezioni.
Per questo nono TUC – organizzato dall’Associazione Culturale SystemOut e dall’Università Popolare ArtInMovimento, e ideato e diretto dal regista Mauro Russo Rouge – duemilanovantuno sono stati i prodotti ricevuti da tutto il mondo e passati al vaglio del Comitato di selezione composto da Alessandro Amato, Alessio Brusco, Tommaso Paris e Lara Pacchiotti.
Il concorso ufficiale, con i premi in denaro, presenta sessanta film totali: undici nella sezione Lungometraggi, quattordici nella sezione Documentari e trentacinque nella sezione Cortometraggi.
Accanto a queste, vi sono tre nuove sezioni: “Italian Showcase”, riservata alle produzioni italiane, con dieci film; la sezione “Sperimentale” con diciotto film; e “Insane” con sette film anticonvenzionali.
Quattro anteprime mondiali, quattro anteprime europee e ben cinquanta anteprime italiane caratterizzano il nono TUC, dato che denota l’interesse dei registi a scegliere il festival torinese come sede della propria anteprima nazionale.
La nona edizione si presenta con quasi cinquantatré ore di proiezioni e diversi incontri con gli autori, in sala e registrati. All’interno della programmazione di quest’anno, martedì 4 ottobre, alle 19.50, vi sarà la presentazione del libro di Giulia Simi Jonas Mekas. Cinema e vita con la presenza in sala dell’autrice che ne discuterà con Alessandro Amato.
A seguire ci sarà la proiezione del documentario in concorso Jonas in the Fields di Peter Sampel, un film straordinario, girato in cinque anni, tra il 2015 e il 2020, che ci racconta la storia di un rifugiato lituano, Jonas Mekas, che a New York è diventato “padre dell’avanguardia americana”, convertendosi in una grande ispirazione per il cinema indipendente, per la poesia e per le persone.
Accanto a questo film, si segnalano altresì tra i lungometraggi l’americano Wulver’s Stane di Joseph Cornelison e il tedesco Somehow di Aki T. Weisshaus; tra i documentari l’israeliano Smadar di Mayan Toledano e il belga My parents’ divorce di Romy Trajman e Straumann Levy Anais; tra i cortometraggi il cubano Tundra di José Luis Aparicio, l’inglese Roy di Tom Berkeley e Ross White e il brasiliano Sideral di Carlos Segundo. Nella sezione “Insane” si annovera l’americano Black Lodge di Michael Joseph McQuilken, mentre in “Italian Showcase” La caccia di Davide Mastrangelo e Camerieri di Adriano Giotti.
«Una programmazione ricca e intensa, costellata da diversi momenti di riflessione e confronto, ospitata per quest’anno solo dallo storico Cine-Teatro Baretti da noi percepito come una seconda casa. Proprio lì, dal 17 novembre al 4 maggio, abbiamo proposto Insane Film_Club con sette proiezioni-evento mensili senza titolo, per dare continuità al TUC e per valorizzare i prodotti più significativi delle scorse edizioni. Il Torino Underground crede fermamente nel cinema indie e nella qualità dei suoi autori. Si tratta di registi spesso sconosciuti al grande pubblico e, non per questo, meno talentuosi di altri più blasonati. Continueremo a supportare questi autori fornendo loro una vetrina e un’opportunità. Inoltre, mi trovo a constatare che la qualità dei prodotti che selezioniamo cresce di anno in anno. L’avvento del digitale ha ampliato la pletora dei filmmakers, tra cui una valida resa estetica è nel complesso presente».
(Mauro Russo Rouge)
La giuria Lungometraggi sarà presieduta dal regista danese Alexander Sagmo che con Needle Boy fu premiato al quinto TUC per la Miglior Regia. Al suo fianco vi saranno il regista Cristiano Anania, il giornalista e critico cinematografico Fabrizio Accatino e il regista Antonio Romagnoli.
La giuria Cortometraggi invece avrà come presidente il regista Antonello Schioppa, che sarà coadiuvato dal regista e docente di cinema e teatro Bernardo Migliaccio Spina, dal produttore Pietro Cestari e dal critico cinematografico Giacomo Tinti.
Infine, la giuria Documentari sarà presieduta dalla sceneggiatrice e produttrice Zelia Zbogar, al cui lato vi saranno il giornalista e critico cinematografico Carlo Griseri, il docente di cinema e regista Enrico La Pera e il montatore di documentari Paolo Favaro.
Il sound designer Paolo Armao si occuperà invece di decretare il Premio per il Miglior Sound Design, mentre il color designer Davis Alfano attribuirà il Premio per la Miglior Cinematografia.
Una commissione interna del festival decreterà inoltre il Miglior Film delle tre sezioni introdotte quest’anno: “Sperimentale”, “Italian Showcase” e “Insane”.
Annunziato Gentiluomo, direttore della testata giornalistica online ArtInMovimento Magazine, che dai suoi albori segue il festival, decreterà, confrontandosi con la sua redazione, il film a cui attribuire la Menzione Speciale ArtInMovimento.
«Tre giurie equilibrate, ricche di diverse professionalità e competenze che sapranno
sicuramente analizzare i film in concorso quest’anno al Torino Underground Cinefest. Li ringrazio fin da ora per il loro prezioso operato che alla fine decreterà i premiati di questa nona edizione. Detto questo, già essere in selezione ufficiale rappresenta un grande successo. Il gioco dei premi, assolutamente soggettivo, non deve in nessun modo condizionare gli stati d’animo degli autori».
(Mauro Russo Rouge)
A questo link il programma: https://tucfest.com/wp-content/uploads/2022/09/Programmazione_TUC22_NONA-EDIZIONE.pdf.
Mentre a questo il link per acquistare i biglietti: https://filmfreeway.com/TUCFEST/tickets.
Che il cinema indipendente ritorni a essere nella, della e per la vita delle persone.