Dororo – Quanto costa essere umani?

Luciano Cecere

Ottobre 10, 2020

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Tratto dall’omonimo manga di Osamu Tezuka e reebot della versione animata del 1968, l’anime di Dororo del 2019 è uno dei prodotti più interessanti e sorprendenti degli ultimi tempi.

Hyakkimaru è un giovane samurai che combatte e distrugge demoni per recuperare il proprio corpo. Fin dall’inizio della narrazione a Hyakkimaru si affianca il giovanissimo ladruncolo Dororo. Nonostante il conflitto esistenziale tra uomo e demone sia una delle costanti dell’animazione giapponese, il percorso di Hyakkimaru e Dororo abbraccia delle dinamiche particolari che rendono questa storia quasi inedita.

12 demoni, 12 vittorie

Privo di ogni possibilità di essere umano, Hyakkimaru è costretto a intraprendere un sanguinoso viaggio per riscattare la vita che non ha mai avuto. Per ottenere gli organi mancanti deve, infatti, distruggere i demoni che, come sancito dal patto del padre quando nacque, rappresentano l’unica garanzia di rendere grande e glorioso il suo regno.
Fin dal primo respiro, quindi, Hyakkimaru deve pagare le scelte del padre, non considerandole direttamente delle vere e proprie colpe, ma legittimandole come azioni necessarie per raggiungere un fine.
Scontro dopo scontro, la rincorsa del giovane non-uomo rappresenta una paradossale sfida contro se stesso e gli altri, perché le dinamiche che investono i diversi avversari mutano continuamente e influenzano inaspettatamente il suo rapporto con il mondo.

Hyakkimaru supera ogni ostacolo, agguanta passo dopo passo la possibilità di vivere la sua realtà e, nel rapporto con Dororo, scopre inaspettatamente l’importanza e la bellezza di essere legati da un grande affetto.

C'è una linea sottile tra la volontà per ritrovarsi e l'oscura ossessione della vittoria. Dororo, Hyakkimaru e i suoi demoni ce lo dimostrano.

Dororo e Hyakkimaru

L’obiettivo di Hyakkimaru non appare, però, privo di insidie: dietro la possibilità di salvare il proprio corpo, si nasconde il pericolo di perdere la propria anima.

Alla luce della vita si affianca, infatti, l’oscurità dell’ossessione e Hyakkimaru, con estrema violenza, arriva a varcare la linea di giusto e sbagliato: distrugge chiunque gli impedisca di raggiungere il suo obiettivo. Si allontana dall’innocenza e dalla purezza che avevano sempre contraddistinto la sua personalità e, come nelle più straordinarie storie, diventa ciò che tenta di distruggere.
La voglia di vivere di Hyakkimaru scatena nello spettatore una serie evidente di spunti polemici, che investono inizialmente un mondo dominato dalla brama del potere ma che, in realtà, si rivela assolutamente contrario alla semplicistica divisione di bene e male. La realtà dell’uomo, nella sua più intima dimensione, è molto più complessa di ciò che appare e, probabilmente, anche di ciò che non è.

L’affetto di Dororo

Se Hyakkimaru non avesse incontrato Dororo, probabilmente non sarebbe diventato un essere umano e, nella più totale indifferenza, sarebbe rimasto un dimenticato per se stesso e per il mondo.

L’importanza di Dororo non si misura nella semplice dimensione di un compagno d’avventura, ma nella conoscenza dei valori umani per cui vale la pena vivere. Dororo è, infatti, l’unico legame affettivo di Hyakkimaru.

Nel momento in cui quest’ultimo si avvicina all’oscurità della morte, il piccolo Dororo simboleggia quella luce che lo illumina e protegge contro ogni pericolo. Se gli scontri per Hyakkimaru rappresentano la possibilità di ottenere una parte del corpo, l’amicizia con Dororo incarna invece l’unicità e il potere dell’animo umano.
C'è una linea sottile tra la volontà per ritrovarsi e l'oscura ossessione della vittoria. Dororo,Hyakkimaru e i suoi demoni ce lo dimostrano.

Dororo e Hyakkimaru

La dura verità sulla sua famiglia allontana quasi, in un primo momento, Hyakkimaru da Dororo, perché pone la sua condizione sotto una luce che non aveva mai visto. Successivamente, però, prende coscienza del valore della vita e, dopo essersi confrontato con il padre e avergli risparmiato la vita, sceglie di essere ciò per cui ha lottato e di abbandonare ogni possibilità di perdersi.

Negli ultimi secondi della narrazione le vite dei protagonisti prendono strade diverse, accompagnate dalla consapevolezza che il futuro non è mai stato così vicino e che il loro legame, probabilmente, non tramonterà mai.

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