The Detachment – Il distacco umano e la pedagogia

Gianluca Colella

Maggio 30, 2023

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The Detachment, diretto da Tony Kaye nel 2011, è un film profondo che affronta tematiche complesse relative alla pedagogia e alle relazioni umane. Attraverso una narrazione intensa e coinvolgente, il regista ci trasporta in un mondo di insegnanti e studenti in contesti a rischio, offrendoci una panoramica sconvolgente e, allo stesso tempo, illuminante.

Una delle riflessioni più potenti che emergono dal film riguarda il ruolo della pedagogia in contesti difficili: The Detachment mette in luce come gli insegnanti, spesso costretti a confrontarsi con studenti problematici e situazioni complesse, possano essere dei veri eroi invisibili.

Attraverso il personaggio interpretato magistralmente da Adrien Brody, ci viene mostrata la lotta quotidiana di un insegnante che cerca di ispirare e influenzare positivamente le vite dei suoi studenti, nonostante le avversità. Questo solleva importanti interrogativi sul potenziale trasformativo dell’educazione e sull’importanza di una pedagogia empatica e compassionevole, in modo simile a quanto fatto da Dead Poets Society.

The Detachment – Trailer

The Detachment: Adolescenze a rischio

The Detachment – Il professore e Meredith

Attraverso le storie di diversi studenti, The Detachment ci offre un’acuta rappresentazione delle adolescenze a rischio. Il film esplora le vite di giovani che affrontano sfide difficili, come la violenza domestica, l’abuso sessuale, la povertà e l’indifferenza delle istituzioni. Queste storie ci mostrano le conseguenze profonde che tali esperienze traumatiche possono avere sul benessere psicologico e sull’apprendimento degli adolescenti.

The Detachment ci ricorda che dietro i comportamenti problematici e ribelli degli adolescenti a rischio ci sono spesso profonde ferite emotive che richiedono un’attenzione e una cura particolari.

Nello stesso scenario in cui esiste Erica, la prostituta che Henry salva dalla strada e prende sotto la sua ala, esiste Meredith, la giovane e brillante studentessa appassionata di fotografia costantemente discriminata per il suo aspetto fisico.

Le due giovani rappresentano due facce della stessa medaglia espressiva della crisi educativa che influenza lo sviluppo delle giovani e dei giovani nella società contemporanea: da un lato, una ragazza che si è personalmente persa, esplorando strade che hanno compromesso la sua crescita; dall’altro, una ragazza buona che è vittima della mancanza di rispetto e valori positivi dei genitori, dei compagni di classe e della società in generale.

Dal punto di vista cinematografico, The Detachment è un film straordinariamente realizzato. Tony Kaye utilizza una combinazione di stili visivi, tra cui la fotografia cupa e il montaggio incisivo, per immergerci nella realtà cruda e spietata delle scuole in contesti difficili. Le interpretazioni degli attori sono sorprendenti, in particolare quella di Adrien Brody, che riesce a trasmettere l’intensità e la complessità emotiva del suo personaggio con una maestria straordinaria, soprattutto quando si relaziona con i suoi studenti o con la prostituta che ospita.

Contrario alle logiche del bipensiero e del mercato pornografico che anima la cultura contemporanea, Henry Barthes è un simbolo di anticonformismo e indipendenza, poeticamente votato alla verità umana dei legami scevri da ipocrite sovrastrutture.

The Detachment: Il necessario distacco

The Detachment – Henry Barthes e la sua classe

Henry Barthes: «Noi siamo tutti uguali, tutti quanti soffriamo, non c’è eccezione! Perchè il caos fa parte della vita e la vita ti confonde, ti disorienta, lo so. Io non conosco le risposte, Meredith, ma sono sicuro che tu andrai lontano, ce la puoi fare!»

The Detachment esplora la capacità degli insegnanti di spingersi al di là del semplice insegnamento e di creare un ambiente sicuro e stimolante per i loro studenti. Ciò richiama l’importanza di comprendere l’individualità di ogni studente e di instaurare legami basati sulla fiducia, sulla comprensione reciproca e sull’empatia. Queste relazioni autentiche diventano un faro di speranza in un mondo spesso caotico e disilluso.

In contesti pedagogici difficili, è essenziale mantenere un equilibrio tra empatia e distacco. Restare empatici significa essere in grado di comprendere e rispettare le sfide che gli studenti affrontano e di offrire loro sostegno emotivo.

A tal proposito, uno dei momenti più toccanti del film è rappresentato dalla scena in cui Meredith, in seguito ad uno sfogo (fisicamente, simbolicamente e verbalmente) cerca il contatto del Professore, che è costretto ad allontanarla sotto lo sguardo della collega, che aveva misinterpretato la situazione. Qui, la sovrastruttura determinata dal ruolo asimmetrico rivestito dal docente purtroppo deve prevalere, e Meredith non riesce a comprendere che il loro legame non potrà mai essere del tutto puro.

È fondamentale mettersi nei panni delle studentesse e degli studenti, riconoscere i loro bisogni e lavorare per creare un ambiente sicuro e inclusivo. Tuttavia, è altrettanto importante mantenere un certo distacco emotivo per evitare di lasciarsi sopraffare dalle situazioni complesse che possono emergere. Il distacco consapevole permette di mantenere una prospettiva equilibrata, di prendere decisioni obiettive e di garantire un trattamento equo a tutti gli studenti.

Quel distacco pedagogico necessario che Henry esibisce con Meredith è un’arma a doppio taglio, perché contribuisce alla creazione di relazioni profondamente vere, ma anche profondamente temporanee: lo stesso vale per Erica, che Henry deve allontanare da casa sua dopo il primo periodo di convivenza.

È importante ricordare che, sebbene sia importante dimostrare empatia e comprensione, gli insegnanti non possono farsi carico delle sfide personali degli studenti in modo eccessivo. The Detachment ispira le riflessioni che potrebbero guidare la trasformazione dell’attuale modello educativo, che, come suggerito dal filosofo Umberto Galimberti, si limita ad istruire, e tornare a educare a trecentosessanta gradi alunne e alunni.

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