Marvel Cinematic Universe – Fase 3: Uniti vinciamo, divisi perdiamo

Alessandro Fazio

Aprile 22, 2018

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Eccoci con il terzo e ultimo approfondimento sul Marvel Cinematic Universe, che ci porta dritto alla Fase 3 di questo enorme progetto cinematografico. A differenza delle altre due Fasi, si tratta di una serie di film non ancora conclusa, in quanto ciò avverrà soltanto tra un anno, con l’uscita nel maggio 2019 del film ancora senza titolo degli Avengers. La Fase 3 si presenta come un momento più ampio e incisivo nella vita dell’MCU finora, visto che conterà fino alla fine ben 10 film; già usciti, infatti, sono Captain America – Civil War (2016), Doctor Strange (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), Spider-man – Homecoming (2017), Thor – Ragnarok (2017) e Black Panther (2018). A questi si aggiungeranno Avengers – Infinity War (aprile 2018), Ant Man and the Wasp (luglio 2018), Captain Marvel (marzo 2019) e, come detto, il film senza titolo degli Avengers (maggio 2019). Alla luce di questa mole di film, parleremo prima della Fase 3 nell’economia generale del progetto dei Marvel Studios e poi faremo un necessario focus sul film che dal 25 aprile sarà nelle sale italiane, Avengers – Infinity War.

Quando nel lontano 2008 veniva distribuito il primo Iron Man, nessuno avrebbe mai potuto pensare che quel progetto sarebbe stato il pioniere di qualcosa di così lungo e redditizio come si è dimostrato il Marvel Cinematic Universe. La lungimiranza, in questo senso, è qualcosa di cui bisogna dare atto a Kevin Feige, che non aveva l’ambizione di scrivere pagine qualitative della storia del cinema, ma che voleva creare un franchise che tutti si sarebbero ricordati non solo per i singoli film, ma in un’ottica di ampio universo. Ormai, possiamo dirlo, ci è riuscito: questo significa, tuttavia, che il percorso dei personaggi introdotti nella Fase 1 sta giungendo al termine ed è molto probabile che parecchi supereroi appenderanno i costumi e le armature al chiodo alla fine del quarto film sugli Avengers nel 2019. Del resto, la bravura nel creare una struttura da parte della Marvel sta anche nell’aver messo le basi per una sostituzione di massa degli eroi che hanno iniziato il tutto e che inevitabilmente dovranno dire addio (per ragioni contrattuali e quindi anche per ragioni di sceneggiatura).

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In questo senso, come già anticipato in questo articolo, non è un caso che il primo film di ogni Fase inizi con Iron Man/Tony Stark protagonista o co-protagonista. Nella Fase 3, Captain America – Civil War gioca un ruolo fondamentale per l’esistenza stessa dei film successivi; questo film è lo snodo secondo il quale gli Avengers si spaccano a metà, tra coloro che sono a favore della registrazione (il cosiddetto Team Stark) e quelli invece contrari (Team Captain America). La vera distruzione, tuttavia, non gioca su questa contrapposizione politica e ideologica: si risolve invece tutta sulla rivelazione, ad opera del villain Zemo, a Tony che i suoi genitori sono stati uccisi dal migliore amico di Steve, Bucky Barnes. Lo scontro finale tra Iron Man e i due amici segna la rottura definitiva fra i Vendicatori governativi e i cosiddetti latitanti, costretti a nascondersi ma, parola di Steve Rogers, pronti ad aiutare quando ci sarà bisogno. Il film, tra gli altri, introduce Spider-man con Tom Holland, per molti versi più fedele al personaggio del fumetto rispetto alle altre due versioni cinematografiche; Civil War si presenta infine senza dubbio come uno dei migliori film dell’MCU, in quanto i fratelli Russo alla regia sono riusciti ad unire il dramma della storia con momenti di alleggerimento e divertimento.

Qualche mese dopo nel 2016 uscì Doctor Strange, un film con un nuovo personaggio quindi, interpretato dal magistrale Benedict Cumberbatch. Il film per la prima volta porta sullo schermo la magia dei fumetti Marvel ma soprattutto risulta fondamentale per la nascita del cosiddetto Multiverso: l’introduzione dell’ultima Gemma dell’Infinito finora apparsa, la Gemma del Tempo, apre scenari mai visti finora ed è indubbio che Doctor Strange, un arrogante chirurgo vittima di un incidente che gli impedisce di tornare ad usare le mani, avrà un ruolo decisivo nel futuro della Marvel, sempre più improntato verso luoghi e tempi diversi da quelli della Terra. Infatti, il secondo film dei Guardiani della Galassia del 2017 (ma attenzione, la storia si svolge poco dopo il primo, quindi nel film è ancora il 2014), esplora ulteriori mondi nello spazio, risultando piacevole e scorrevole come il primo, ma forse con una trama meno avvincente in quanto scende nella personale storia di Star Lord, per poter presentare il villain del film, Ego il Pianeta Vivente (Kurt Russel).

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