4. Dalla Russia con amore (Terence Young, 1963)

Dopo il successo del primo Dr. No, Terence Young è richiamato per il secondo capitolo della serie: Dalla Russia con amore è un notevole passo avanti rispetto al già bel primo episodio. Da segnalare prima di ogni altra cosa è la comparsa della Spectre come la conosciamo, con una serie di memorabili e spietati villain: dalla mente a capo di tutto Blofeld al Grant del mitico Robert Shaw, passando per l’indimenticabile Rosa Klebb interpretata da Lotte Lenya. Doveroso citare anche la splendida Bond girl, l’affascinante Tatiana di Daniela Bianchi.
Il film su James Bond, in perfetto stile anni ’60, brilla per la sceneggiatura solida e sempre sul pezzo, e la regia di Young aiuta il tutto, grazie a una messa in scena elegante e fresca. Si vola da Istanbul a Zagabria, da Londra a Venezia, per una sequela di scene di alto livello, sia narrativamente che tecnicamente, che si amalgamano insieme ottimamente, regalando un film fluido, ironico, tagliente e raffinato, a partire dalla theme song di Matt Monro. Dalla Russia con amore – passato alla storia per essere stato l’ultimo film visto da John Kennedy prima del suo assassinio a Dallas – è di diritto uno dei capitoli migliori della saga, che si fa ricordare per molte sequenze, su tutte quella bellissima ambientata sul treno.




