1. Al servizio segreto di sua Maestà (Peter Hunt, 1969)

Dopo il successo dei primi cinque film con lo 007 di Sean Connery, nel 1969 il registro cambia, e George Lazenby viene chiamato ad interpretare il protagonista per quella che sarà la sua unica infiltrazione nel mondo ideato da Ian Fleming. Ma l’attore lascia il segno nella sua unica interpretazione di Bond, perché Al servizio segreto di sua Maestà offre una visione unica e di grande valore nell’ottica della saga. Dalla bella scazzottata iniziale sulla spiaggia, il film procede sempre in crescendo, migliorando di minuto in minuto, fino all’indimenticabile finale. Si alternano tensione, ironia, romanticismo, dramma e adrenalina in maniera impeccabile, grazie ad un meccanismo cinematografico studiato alla perfezione.
Bond tornerà ad avere a che fare con il temibile Stavro Blofeld: questa volta però la parte centrale si svolge interamente in una base in alta montagna, isolando l’azione in uno spazio chiuso e minaccioso. Si tornerà a valle più avanti, grazie a due scene d’azione straordinarie – tra le migliori dell’intera serie – come la discesa sugli sci e il pazzesco inseguimento d’auto.
La ricchezza della sceneggiatura, la splendida fotografia, il montaggio esemplare e la regia solidissima sono qualità indiscusse di un film eccellente, che ha una spinta in più grazie alla relazione tra James e la Teresa Draco di una bravissima Diana Rigg: per la prima volta i due vivono una storia d’amore bellissima e sincera, non solo occasionale e temporanea, ma combattono e vivono insieme. E il sorprendente finale è la ciliegina sulla torta di un’opera dalla costruzione perfetta: drammatico, duro e commovente, meraviglioso nel pianto conclusivo del protagonista, ormai con il cuore spezzato, spezzato come il parabrezza dell’auto ferma a lato della strada.
Non solo James Bond, leggi anche: Star Wars – La classifica dei 9 film della saga dal peggiore al migliore




