Nasse Animation Studio – Il cinema per la città di Taranto

Alessandro La Mura

Luglio 12, 2022

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Nasse Animation Studio – Il cinema per la città di Taranto

Giovedì 30 giugno, ore 18:30. Per strada la temperatura è di circa 35 gradi. Il caldo è davvero opprimente, simile a quell’afa che fa da sfondo all’interno del romanzo Fontamara di Ignazio Silone. Quel caldo descritto, tuttavia, «faceva vomitare»; questo, invece, arroventa gli asfalti, sfianca gli animi, costringe a cercare un riparo all’ombra. L’intera citta di Taranto è soffocata dall’umidità ed è consapevole che non avrà un attimo di tregua per i mesi successivi. Gran parte dei cittadini è riversata lungo la litoranea e i più fortunati trascorreranno il periodo estivo nelle rispettive ville a ridosso del mare.

Un tempo, il poeta latino Orazio Flacco scrisse su Taranto i celebri versi 13-14: «ille terrarum mihi praeter omnes angulus ridet», presenti nell’Ode 6 del secondo libro delle Odi. Orazio esaltava ciò che in passato furono le bellezze della città – tra l’altro probabile meta dei personaggi più importanti dell’Antica Roma. Moltissimi anni dopo, Pier Paolo Pasolini, nel famoso tour coast to coast lungo il litorale italiano, scrisse:

«Taranto è una città perfetta. Viverci è come vivere nell’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita Taranto Vecchia, intorno i due mari, e i lungomari».

(Pier Paolo Pasolini)

Una veduta di Taranto

Queste distinte realtà sono unite dal ponte girevole che percorriamo lungo uno dei due marciapiedi che limitano la strada, sopra la quale transitano automobili, autobus e moto. Strano a dirsi, ma gran parte di quelle vie sono percorse da turisti alti e biondi sbarcati dalle crociere attraccate nei pressi del porto, curiosi di visitare il capoluogo pugliese.

Oltre il ponte scorgiamo il Palazzo di Città, o Palazzo Pantaleo, la sede del sindaco, il quale si erge di fronte al Castello Aragonese. Accanto, possiamo notare le famigerate e imponenti colonne doriche, antichi resti di quello che in passato era il tempio dedicato al dio dei mari Poseidone. E se fiancheggiamo alla nostra sinistra quest’ultime, vuol dire che ci stiamo addentrando nel Borgo Antico della città.

Uno stretto corridoio è chiuso da ampie palazzine un tempo abitate e ora adibite ad attività commerciali e culturali. Sulla sinistra, ad esempio, possiamo udire le note fuoriuscire dall’Istituto Superiore di Studi Musicali Paisiello; qualche metro più in là, abbiamo la sede distaccata dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. E, ancora, sempre più avanti, notiamo una piccola folla abbracciarsi e salutarsi, tra i cui membri notiamo il rieletto sindaco di Taranto.

Sotto un arco, due ampi portoni spalancati sono il principale ingresso di una nuova realtà culturale che prende il nome di Nasse Animation Studio. Situata all’interno del Palazzo Gennarini, ArteSettima ha l’onore e l’immenso piacere di partecipare all’inaugurazione della prima casa di produzione d’animazione cinematografica pugliese.

Nasse Animation Studio
Logo di Nasse Animation Studio

Subito veniamo scortati e guidati da Silvia Nisco, central coordinator dello studio, la quale fa da Cicerone attraverso i bianchi e stretti corridoi affollati da invitati. C’è chi mangia, chi chiacchiera, chi saluta, chi sorride. Lei stessa ci presenta Nasse Animation, i vari membri che lavorano e ci parla del progetto cominciato l’anno scorso e che vedrà la luce, con molta probabilità, nell’aprile del 2023: Nicopò, una serie tv d’animazione interamente realizzata con materiali ecologici. Una scelta più che legittima e attuale visto i tempi complessi nei quali viviamo (e di cui il caldo è grande testimone).

Per questione di privacy, Silvia si limita a descrivere Nicopò in generale. La serie sarà ambientata a Taranto (o all’interno di un’ambientazione che ricorda moltissimo la città) e verrà girata in stop motion (Wes Anderson docet).

Valicata una stretta porta, abbiamo il privilegio di poter osservare in anteprima quello che sarà il set di Nicopò. Sotto il categorico divieto di scattare fotografie, all’interno di una stanza illuminata da riflettori è possibile osservare un ampio compensato su cui è poggiata una tenera casetta colorata, situata nei pressi di un mare e di una zona pianeggiante. Non ci vuole molto a capire che quella è l’abitazione del protagonista, il quale, per inciso, ricorda il personaggio Luca Paguro dell’omonimo film Pixar.

È incredibile constatare la bravura e la cura maniacale che giace alle spalle di una semplice ambientazione, il cui lavoro per Nasse Animation Studio è frutto di professionisti nel settore.

Nasse Animation Studio
Nicopò

Veniamo presentati a Nunzia Marzella, set dresser e painter di Nasse Animation. Grazie a lei cogliamo l’occasione per apprendere che oltre alla casa di produzione vi è molto altro. Ci riferiamo, infatti, ad AnimaTà Academy, una scuola di formazione che ha il preciso scopo di insegnare il mondo dell’animazione.

AnimaTà darà vita a importanti corsi accademici tra cui: cinema d’animazione, anime, fumetto, game design, storyboard, pittura, colorazione, disegno dal vero e fotografia.

Infine, dopo tanta attesa, riusciamo a parlare con Nicola Sammarco, fondatore di Nasse Animation Studio. Tarantino, classe ’92, studia al liceo artistico avvicinandosi al mondo del fumetto. Poi continua gli studi a Firenze presso la Nemo Accademy e si specializza nel campo dell’animazione. Sammarco ha alle spalle un interessante e importante curriculum. Infatti è stato colui che ha creato il layout di Alla ricerca di Dory e ha lavorato da story artist per il Grinch e Klaus.

Sebbene impegnato tra saluti, strette di mano e a intrattenere gli ospiti, riesce comunque a dedicare qualche minuto del suo tempo a noi. Nicola Sammarco aggiunge altre novità su Nicopò come progetto che trascende l’idea stessa di opera d’animazione. Lo scopo che si augura di raggiungere è quello di valorizzare la stessa città nella quale è cresciuto (da tempo, oramai, oggetto di cronaca per via dell’Arcelor Mittal) e soprattutto educare alla causa ecologica e alla cura dell’ambiente.

Restiamo colpiti dall’incredibile messaggio che vuole trasmettere. Ci salutiamo promettendo un’intervista a lavoro concluso. Lasciato Sammarco, ci uniamo al banchetto e al rinfresco con la speranza che tutto possa davvero realizzarsi e raggiungere un ottimo risultato.

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