Scritto da Matteo Viesti
Titolo film: Il profeta
Regista:Jacques Audiard Durata:155 minuti Data uscita: 2009 Titolo originale: Un prophète
Scritto e diretto da Jacques Audiard.
2009
In questo lungometraggio che porta la firma di un regista di grande talento, Jacques Audiard, apriamo una porta sul difficile scenario delle carceri francesi e sulla loro vita intestina, visto attraverso gli occhi incerti e paurosi del giovane Malik, un ragazzo arabo.
In un ambiente discriminatorio, mafioso e corrotto, Malik lotta per la sopravvivenza con freddezza e intelligenza, vendendosi e reinventandosi, imparando quindi a sopravvivere. Se la parte dei padroni del carcere la giocano i malavitosi corsi, il cui capo César Luciani ( interpretato magnificamente da Niels Arestrup) è l’emblema della furbizia e del esercizio del controllo, la maggioranza è araba, descritta di natura orgogliosa e violenta.
E’ la mancanza di possibilità di scelta che cambia Malik, l’obbligo di obbedire al ricatto continuo di “o lui o me” , e che lo porta a coprire la sua natura gentile con un velo di sangue e violenza. Il riscatto da questa situazione avviene principalmente all’interno del personaggio che si ribella mentalmente, attraverso la cultura, lo studio, il miglioramento personale, l’esperienza derivante dall’errore. E come un ponte tra due culture diverse, come un predestinato , un profeta appunto, gioca con entrambe le parti che compongono la sua vita per salvarsi, il suo vivere secondo gli usi corsi per necessità , il suo essere per natura di somatica e lingua araba.
Un film che evidenzia le differenze culturali e le loro similitudini, in un gioco forza di coabitazione coatta che è il carcere, un micro cosmo chiuso, affascinante e tragicamente realistico.
Film vincitore, tra gli altri, del Premio César per miglior film e miglior regia e del Grand Prix Speciale della giuria di Cannes.
Da vedere
8\10