Intervista a Jessica Milardo – SediciCorto International Film Fest 2020

Francesco Gamberini

Ottobre 17, 2020

Resta Aggiornato

In qualità di Media Partner al SediciCorto di Forlì abbiamo intervistato Jessica Milardo, curatrice della sezione Iran Fest ed esperta di cinema iraniano. Con lei abbiamo parlato dello stato attuale di questo particolarissimo cinema, a metà fra oriente e occidente, perennemente in bilico fra tradizione e modernità.

Da curatrice dell’Iran Fest, cosa ti ha spinto a far parte della selezione di pellicole iraniane?

Jessica Milardo

In verità è stato un evento causale, che però ha determinato una scoperta continua di film di altissima qualità. Il cinema iraniano, portando sullo schermo una cultura a metà tra Occidente e Oriente, ci ha affascinati subito e abbiamo deciso di dedicarvi una sezione. È un cinema che sta avendo sempre più successo a livello internazionale, trovando negli ultimi anni un notevole riscontro ai festival.

Cosa ti interessa maggiormente del cinema iraniano?

Jessica Milardo

Mi colpiscono in particolare l’eleganza stilistica e la profondità emotiva con cui si raccontano i drammi. Le pellicole iraniane sono caratterizzate da una certa misura, rifiutando estetismi ricercati. La profonda drammaticità di ciò che viene narrato, con particolare riferimento alle problematiche sociali, non è urlata, bensì sussurrata. Credo che in questo modo venga trasmessa allo spettatore in modo più efficace.

Quest’anno al festival ospitate uno dei più grandi registi del cinema iraniano contemporaneo, Jafar Panahi. Come vi sentite a riguardo?

Jessica Milardo 

Secondo me Jafar Panahi è colui che più esprime l’urgenza artistica che caratterizza il cinema iraniano. Panahi si ingegna in tutti i modi per girare i suoi film, sfidando le censure e le severe restrizione governative del suo Paese. Un cinema ribelle, indipendente, che per noi è stato un grande onore poter omaggiare con un meritatissimo Premio alla Carriera. Un grande onore e anche una grande difficoltà, in quanto Panahi  purtroppo subisce restrizioni anche nel rilasciare interviste.

Quale futuro ti immagini per il cinema iraniano?

Jessica Milardo

Personalmente mi auguro che nel futuro potrà avere uno sguardo più sereno, che le restrizioni si facciano più miti. Desidero davvero che questo cinema possa arrivare a tutti.

Cos’è che ami di più di un festival?

Jessica Milardo

Mi piace molto quel senso di spaesamento che deriva dal passare da una sala all’altra, da una proiezione all’altra, in compagnia di persone che condividono la tua stessa passione. Si crea una vera e propria sinergia emotiva e intellettuale, che è tipica della vita da festival.

Leggi anche: Sedicicorto – I cortometraggi di Forlì su MYmovies

Correlati
Share This