The Social Network – La vera storia di Facebook e del suo creatore

Vittorio Bevacqua

Febbraio 12, 2020

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The Social Network è un film del 2010 diretto da David Fincher, ideato e prodotto al fine di narrare le vicende che hanno dato vita a Facebook, la più grande realtà digitale della storia. La pellicola non si limita a descrivere la struttura del fenomeno. Di fatto, nel decorso della trama, viene inoltre mostrata allo spettatore un’analisi introspettiva dell’ideatore di Facebook: Mark Zuckerberg.

Abbiamo di fronte a noi un nerd introverso e sociopatico, ma ambizioso e determinato allo stesso tempo. Le pretese di realismo sono evidenti: vengono spesso usati nomi fedeli ai personaggi storici. La successione dei fatti è abbastanza attinente alla realtà, e sono spesso citati documenti legali. Vediamo cosa c’è di vero nella s storia del fondatore di Facebook, e quali dinamiche hanno portato alla creazione del più importante social network del mondo.

Facebook, gli inizi.

Il film è incentrato sui primi e tumultuosi anni di Facebook, dalla sua fondazione nel 2004 fino alla causa da 600 milioni di dollari indetta contro il suo fondatore.

Zuckerberg è uno studente di informatica all’università di Harvard, con una solida reputazione di brillante programmatore. A differenza di quanto si racconta nel film, non è certo che Facemash sia nato dalla rabbia covata da Mark nei confronti della sua ex ragazza. Di sicuro, la notte in cui nasce il primo abbozzo di Facebook (Facemash) Mark dispensa rancore nei confronti di una certa Jessica Alona,  rinominata Erica Albright nel film.

Risultato immagini per the social network

Benché molti ritengano fosse la sua ragazza, la storia tra i due non è soggetta a conferme. Tutto il resto è vero. Il testo del post scritto da Mark sul suo blog la sera stessa della creazione di Facemash, è fedelmente riportato nella sceneggiatura. Il sito diventa talmente popolare da mandare in crash i server dell’università. L’episodio, inacettabile per l’università data la palese violazione della privacy, viene riportato sul giornale universitario Harvard Crimson.

È così che Zuckerberg si guadagna la stima di due studenti dell’ultimo anno: i gemelli Cameron e Tyler Winklevoss. I due sono alla ricerca di un programmatore per un progetto, “HarvardConnection”, per connettere online gli studenti di Harvard.

Facebook: truffa o idea geniale ?

Come raccontato nel film, Mark disattende le richieste dei gemelli, prendendo in prestito ed implementando la loro idea, nel tentativo di creare un sito proprio. Zuckerberg, dunque,  approccia il suo amico Eduardo Saverin, chiedendogli di curare gli aspetti finanziari del progetto “Thefacebook”.  Saverin accetta e Mark programma il sito.

Una volta lanciato, Thefacebook diventa rapidamente molto popolare tra gli studenti di Harvard e così Zuckerberg e Saverin decidono di espandere il progetto ad altre scuole americane, inizialmente Yale, Columbia e Stanford. Quando i gemelli Winklevoss scoprono il sito, seppur inizialmente restii, decidono di fare causa a Zuckerberg. Essi considerano  l’idea di Mark come furto di proprietà intellettuale.

facebook

La controversia non si risolve con facilità, e si traduce in un’immediata azione legale. Nel frattempo cresce la fama di Thefacebook e Sean Parker, il cofondatore di Napster, si dimostra appassionato al progetto. Decide di investire nella nuova rete sociale suggerendo di eliminare  “The” e chiamare il sito semplicemente “Facebook”.

Come rappresentato nel film, Sean Parker nel 2004 diventa Presidente di Facebook acquisendo il 7%. Ma subito dopo il suo arresto per possesso di cocaina viene costretto da Zuckerberg a lasciare la società.

Tra aprile e agosto del 2005 venne registrato il dominio attuale, facebook.com, per la cifra di 200 000 dollari. Col tempo, i primi ad acquisire il diritto di diventare utenti furono gli individui con indirizzo di posta elettronica con dominio universitario. Il 27 febbraio 2006 il servizio fu aperto anche ai licei e ad alcune grandi compagnie, tra cui Apple e Microsoft.

Le divergenze interne

Nella storia della creazione di Facebook, come minuziosamente raccontato nella pellicola, non mancano dissidi interni.

A cavallo tra il 2003 e il 2004  Saverin si reca a New York per fare uno stage e per cercare eventuali pubblicità per il sito. Nel frattempo Zuckerberg e Dustin Moskovitz, suo coinquilino ad Harvard, si recano a Palo Alto, dove si dedicano all’implementazione di Facebook.

Saverin firma un contratto che lo vede proprietario di circa un terzo di Facebook. Ma come si apprende dal film, Zuckerberg riesce però a trovare  ulteriori investimenti da parte di terzi. Questo comporta una drastica riduzione della quota di Severin a circa lo 0,3% .Egli, sentendosi ingannato, decide di fare causa a al fondatore di Facebook.

Nei titoli finali è riportata la risoluzione della controversia legale: Zuckerberg raggiungerà una transazione con i gemelli Winklevoss risarcendoli per 65 milioni di dollari e con Saverin risarcendolo per una cifra indefinita, e reintegrando il suo nome tra quelli dei fondatori di Facebook.

 

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