Prova a prendermi – La vera storia di Frank William Abagnale Jr.

Alessandro Cataldi

Aprile 7, 2020

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Prova a prendermi – La vera storia di Frank William Abagnale Jr.

«due topolini caddero in un secchio pieno di panna; il primo topolino si arrese subito e annegò, il secondo topolino non voleva mollare si sforzò a tal punto che alla fine trasformò quella panna in burro, e riuscì a saltar fuori; signori da questo momento io sono quel secondo topolino».

                                                                                    Frank William Abagnale Senior

 

È proprio in questa frase che si potrebbe concentrare l’intera essenza del film Prova a Prendermi (Catch Me If You Can), ovvero una parabola critica su uno dei pilastri della società statunitense: l’ideologia del successo da raggiungere con tutti i mezzi, a qualsiasi prezzo.

La pellicola infatti, diretta da Steven Spielberg, narra dell’epopea del giovane Frank William Abagnale Jr., ragazzo americano di buona famiglia borghese degli anni ’60, sicuro di sé e delle sue capacità.

Il quadro perfetto però entra in crisi all’improvviso. Prima, il dissesto finanziario del padre, Frank Senior, e poi l’improvviso divorzio dei genitori, lo conducono a un bivio: scegliere tra il padre e la madre. Questa verità lo sconvolge tanto da decidere di scappare di casa. Ma come sbarcare il lunario? Come il topolino nel latte: sopravvivere a tutti i costi quando il mondo ti crolla addosso.

Inizia a truffare lo stato americano eseguendo migliaia di truffe finanziare ai danni degli istituti bancari, spacciandosi come pilota di aerei della Pan-Am, come medico in una clinica in Georgia e come avvocato nello studio legale più importante della Georgia. L’FBI però dopo qualche tempo, accorgendosi delle numerose truffe, si mette sulle sue tracce grazie all’agente Carl Hanratty, interpretato da Tom Hanks, esperto in frodi bancarie.

Ma dietro al film Prova a Prendermi si nasconde la vera storia di uno dei più grandi truffatori della storia americana.

Prova a prendermi

Frank William Abagnale Jr.: l’infanzia, l’adolescenza e la prima truffa

Frank William Abagnale Jr. nasce a New Rochelle il 27 aprile 1948, nello stato di New York. È il terzo di quattro figli (due fratelli e una sorella). Sua madre Paula era francese, mentre suo padre Frank William Abagnale Sr. era statunitense di origine italiana. Nato e cresciuto nella Westchester County di New Rochelle, New York, frequentò la Iona Preparatory School, una scuola superiore cattolica per soli maschi.

La sua prima truffa fu all’età di quindici anni, ai danni del padre. Dopo aver comprato una macchina, convinse suo padre a prestargli la sua Mobil card. Con questa carta di credito, comprò una grande quantità di parti meccaniche, come gomme, batterie e motori. Grazie ad un accordo con il guardiano della stazione di servizio, riuscì a sottrarre dalla carta di credito del padre circa 3.400 dollari, finché l’ufficio locale della Mobil contattò suo padre per richiedere i pagamenti.

La fuga da casa e gli anni da falsario

Nel 1964, quando aveva sedici anni, i suoi genitori divorziarono e quando gli fu chiesto con quale genitore avesse preferito vivere, scappò di casa. Vivendo da solo a New York dopo essere scappato, divenne conosciuto come Big Nale, poi semplicemente come Big. Decise di sfruttare il suo aspetto maturo e di modificare la sua patente in modo da risultare dieci anni più grande per ottenere un lavoro. Cercando disperatamente di sopravvivere, cominciò a cercare di fare soldi lavorando come una sorta di “truffatore di fiducia”.

Il primo atto di questa sua attività fu quello di emettere assegni personali sul suo conto in rosso, cosa che scoprì essere possibile quando fu costretto a chiedere più soldi di quanti ne avesse sul conto. Tuttavia, questo sistema funzionava solo per un breve periodo di tempo, fino a quando cioè, la banca non chiedeva di ripianare il debito contratto. Così continuò ad aprire conti in altre banche a cui applicare la stessa frode cambiando, ogni tanto, identità per creare meno sospetti.

Col tempo imparò altri metodi di frode, come stamparsi assegni contraffatti per poi depositarli e convincere le banche a prestargli soldi sulla base della sua falsa ricchezza. I soldi, naturalmente, non si materializzavano mai quando le banche si accorgevano che gli assegni non venivano accettati. Raggiunse 40.000 dollari con questo metodo prima di essere scoperto. Ma, prima che la banca iniziasse a mettersi sulle sue tracce, Frank aveva già preso tutti i soldi e cambiato identità.                                                                

Durante i suoi anni da falsario Frank Abagnale Jr. cambio numerose volte la sua identità.

Prova a prendermi

Insegnante

Frank ammise di aver falsificato una laurea della Columbia University e di aver insegnato sociologia alla Brigham Young University per un semestre, lavorando come insegnante di supporto. Per insegnare alla classe, faceva leggere un capitolo del libro agli alunni, poi commentava e interpretava dando sfogo alle sue spiccate doti di improvvisazione.

Pilota della Pan Am

Per due anni, Frank finse di essere un pilota della Pan Am di nome Frank Williams per viaggiare gratis in tutto il mondo tramite il deadheading. Il deadheading è una pratica in cui i piloti ricevono viaggi gratis come cortesie professionali da altre compagnie aeree.

Tutto, inclusi cibo e biglietti, veniva addebitato alla Pan Am. Per fare questo, aveva una carta Pan Am contraffatta, realizzata da una copia che aveva ottenuto facendo finta di essere un uomo d’affari. Falsificò anche la licenza di volo, modificando una placchetta pubblicitaria. Inoltre, falsificò una laurea della Embry-Riddle Aeronautical University. Ottenne anche un’uniforme, dicendo al negozio che la lavanderia aveva smarrito la sua. I giornali lo conoscevano come Skyway Man e “il James Bond del cielo”.

Medico

Frank impersonò un pediatra in un ospedale della Georgia sotto il nome di Frank Conners. Dopo essersi ritirato in Georgia, divenne amico di un vero dottore. Trovò un lavoro, e gli risultò anche facile, dato che non doveva fare niente di effettivamente medico.

È però noto che Frank fu scoperto mentre stava quasi lasciando morire un bambino per mancanza d’ossigeno, perché non aveva idea di che cosa fosse un neonato cianotico, come gli avevano detto. Comunque, Frank riuscì a cavarsela facendo seguire la stragrande maggioranza dei casi agli altri medici. Dopo undici mesi, l’ospedale trovò un sostituto e Frank venne rimpiazzato.

Avvocato

Falsificando una laurea in legge della Harvard University, passò l’esame per professare in Louisiana (Frank racconta di aver veramente sostenuto e superato l’esame). A diciannove anni si trovò così a lavorare nell’ufficio legale più importante dello stato.

Dopo otto mesi fu però costretto a lasciare questo impiego perché un collega che si era davvero laureato a Harvard cominciò a fargli domande sull’università a cui, ovviamente, Frank non poteva rispondere.

La cattura e l’estradizione

Frank fu catturato in Francia nel 1969 quando un sorvegliante della Air France riconobbe la sua faccia da un volantino della polizia. Quando la polizia francese lo catturò, tutti i ventisei paesi in cui aveva frodato banche ne chiesero l’estradizione.

Prima fu rinchiuso nella prigione di Perpignan per scontare una condanna di un anno ma ne scontò solo sei mesi, anche se quasi morì in prigione. Fu poi spedito in Svezia, dove scontò altri sei mesi. Alla scadenza di tale periodo, per evitargli ulteriori estradizioni, un giudice svedese gli revocò il passaporto e Frank fu portato negli Stati Uniti.

Durante la fase di atterraggio, grazie all’esperienza accumulata come falso pilota, Frank scappò dall’aeroplano che lo stava riportando a New York, ma fu catturato mentre aspettava di prendere un treno che lo avrebbe portato all’aeroporto. Lì avrebbe preso un volo con destinazione San Paolo, Brasile, un paese che non aveva accordi di estradizione con gli Stati Uniti.

Il lavoro per l’FBI e la Abagnale and Associates

Fu condannato a dodici anni per frode multipla, da scontare in una prigione federale. Nel 1974, dopo essere stato in prigione neanche cinque anni, il governo federale degli Stati Uniti gli abbuonò la condanna, a condizione che aiutasse la polizia nei casi di frode bancaria, senza ricevere pagamento.

Dopo aver provato vari lavori, dai quali fu sempre licenziato per via del suo passato criminale, Frank fondò la Abagnale and Associates, una società di consulenza sulle frodi finanziarie che gli ha permesso di arricchirsi e di vivere a Tulsa in Oklahoma, con sua moglie che sposò un anno dopo essere stato liberato e con cui ha avuto tre figli.

Prova a prendermi: Il progetto cinematografico e la sceneggiatura

La realizzazione di Prova a Prendermi ha una storia lunga e incredibilmente travagliata. La Paramount Pictures e Michel Shane acquistarono i diritti del film nel 1990. Nel dicembre del 1997 Barry Kemp acquistò i diritti per la DreamWorks, portando via il progetto alla Paramount. Jeff Nathanson, all’epoca, era già al lavoro sullo scriptNel luglio del 2000, prima ancora che il film avesse un regista, Leonardo DiCaprio decise di unirsi al progetto. Lui stesso dichiarò che conosceva ed era un grande fan del libro di Frank Abagnale. La stesura del copione di Jeff Nathanson lo colpì notevolmente.

In quel momento per dirigere la pellicola era stato scelto Gore Verbinski e Steven Spielberg si unì al progetto come produttore. Quest’ultimo in un’intervista ha scherzosamente affermato che è stato DiCaprio a ingaggiare lui e non il contrario. Il regista ha affermato che si trovava in un momento molto oscuro della sua vita. Prova a Prendermi gli sembrò quasi un’ondata di aria fresca, un film leggero che lo colpì subito e decise di salire a bordo del progetto. Una volta che Verbinski abbandonò, in quanto già impegnato con il film La maledizione della prima luna, Spielberg divenne anche il regista della pellicola.

Il film si basa sull’autobiografia scritta da Frank Abagnale Jr. quando era già stato rilasciato. Jeff Nathanson, per la realizzazione di Prova a prendermi, ha adattato il libro cambiando alcuni particolari, ma comunque sempre in collaborazione con Abagnale. Lo sceneggiatore esagera il rapporto tra Abagnale e Hanratty, che in realtà nel libro si chiama Sean O’Riley, ma al momento della realizzazione del film lavorava ancora per l’FBI, e tralascia particolari come la prigionia che Frank dovette scontare in Svezia.

Prova a prendermi

Prova a prendermi: la realizzazione del film

Il film è stato girato in soli cinquantasei giorni all’inizio del 2002, in più di centoquaranta locations degli Stati Uniti e del Canada. Una delle location era il famoso Terminal 5 dell’aeroporto John Kennedy di New York. Quel terminal, costruito nel 1962 e allora considerato un capolavoro d’architettura, aveva chiuso nel 2001 a causa dell’abbandono della TWA, ma ha riaperto nel 2008.

Leonardo DiCaprio chiamò il vero Frank Abagnale Jr. prima di iniziare le riprese di Prova a Prendermi e in seguito gli chiese di passare del tempo con lui e con la troupe sul set del film. Steven Spielberg ha raccontato che Leonardo DiCaprio era molto critico circa la propria performance.

Di solito guardava le scene sul monitor tra una ripresa e l’altra e, anche quando era soddisfatto, insisteva per girare un’ultima volta. Spesso proprio gli ultimi take, quelli in cui si sentiva meno sotto pressione, sono stati i migliori e quelli che, alla fine, sono stati inseriti nel cut finale del film. Nel film il vero Frank Abagnale Jr. compare brevemente nel ruolo di un poliziotto francese, nella scena in cui metaforicamente rivive il suo arresto in Francia.

Nel cast oltre a Leonardo DiCaprio e Tom Hanks recitano inoltre Christopher Walken, nel ruolo di Frank Senior, Martin Sheen, Amy Adams, Jennifer Garner ed Ellen Pompeo. Prova a prendermi riscosse un buon successo, sia da parte della critica che del pubblico, ottenendo due candidature ai Premi Oscar 2003 grazie a John Williams (migliore colonna sonora) e Christopher Walken (miglior attore non protagonista, nel ruolo del padre di Frank Abagnale Jr.). Inoltre lo stesso Walken vinse un BAFTA come miglior attore non protagonista.

 

Oltre alla vera storia di Frank Abagnale Jr., leggi anche: La vera storia dell’inchiesta che ha ispirato Il caso Spotlight

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