L’Apulia Horror Film Festival – Un’esperienza da brivido, squisitamente pugliese

Lory Coletti

Dicembre 12, 2020

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Apulia Horror Film Festival. Questo è il nome dell’innovativo festival, nel panorama pugliese, che si consacra al troppo spesso sottovalutato genere horror. Noi de La Settima Arte abbiamo fatto due chiacchiere con i direttori artistici, Andrea Cavalera e Francesco Corchia, due nascenti registi, che da due anni hanno lanciato questo festival nella loro città natale, Gallipoli.

Ciao Andrea, Ciao Francesco! Grazie mille per averci concesso questa preziosa intervista. Vorrei iniziare chiedendovi un po’ di voi, del vostro amore per il cinema e su come sia nato.

Francesco Corchia

L’interesse per il cinema inizia quando ero ancora un bambino. Intorno ai quindici/sedici anni ho iniziato a dilettarmi, a prendere in mano la camera e a montare i primi video. Intorno ai ventitré anni ho iniziato la mia carriera come regista di corti e di videoclip. Poi ho conosciuto Andrea con cui ho iniziato a collaborare. 

Andrea Cavalera

Tutto è nato grazie alla visione del film La mosca (1986) di Cronenberg, così ho imparato ad amare il cinema e l’horror. Poi, esattamente come Francesco, ho iniziato a prendere in mano la camera in età adolescenziale e quella passione mi ha accompagnato fino a oggi.

Come è nata l’idea dell’Apulia Horror Film Festival?

Francesco Corchia

Confrontandoci con le realtà intorno a noi, abbiamo notato che i grandi festival pugliesi proiettavano film di ogni tipo; noi, invece, abbiamo voluto spostare il focus su un genere a cui siamo legati e che amiamo particolarmente così da renderlo protagonista dell’evento.

Cosa vi piace particolarmente del genere horror, a cui è dedicato l’Apulia Horror Film Festival?

Andrea Cavalera

Fa spaventare le persone, e la gente ama la paura, ama sentire emozioni forti, tra cui lo spavento. Questo è ciò che trovo più affascinante del genere.

Francesco Corchia

Sono sempre stato interessato ai meccanismi della psiche umana. Trovo interessante capire da dove nasce la paura e in che modo i film horror facciano leva sulle paure recondite delle persone.

Roberto Silvestri apre il festival con una lezione sulla storia del cinema (edizione 2019)

Com’è organizzato l’Apulia Horror Film Festival?

Andrea Cavalera

Per ogni edizione apriamo un bando per i cortometraggi. Io, Francesco e il nostro collaboratore Andrea Carrozza scegliamo quindici cortometraggi finalisti che finiranno per partecipare al festival. I quindici cortometraggi verranno proiettati e in seguito premiati da tre giurie diverse. I premi sono: il premio DAMS, composto dai ragazzi del DAMS dell’università di Lecce, il premio della Critica, e il premio Miglior cortometraggio. La giuria è composta da una serie di ospiti scelti da noi. Nell’edizione 2019 ci sono stati grandi personaggi come Sergio Stivaletti, Davide Pulici, Roberto Silvestri, Luigi Pastore e molti altri. 

Francesco Corchia

Oltre alle proiezioni, il festival è pieno di altre attività interessanti, tra cui un contest di body painting, una mostra delle attrezzature cinematografiche e dibattiti di carattere scientifico sul livello di stato dell’arte dell’horror in Italia e sul dialogo tra l’horror e le altre forme artistiche. In più il festival ha una serie di partnership e collaborazioni, in primo luogo con la rivista di genere Notturno e poi con i festival Taranto Film Horror Festival e l’Italian Horror Film Festival.

Come pensate si sia evoluto il genere horror nel passare del tempo e qual è la sua situazione attuale in Italia e all’estero?

Francesco Corchia

A partire dagli anni Sessanta l’Italia ha regalato moltissimi spunti al genere horror e ha contribuito alla sua crescita. Nonostante un periodo di crisi, negli ultimi anni c’è stata una forte ripresa con un conseguente miglioramento della qualità delle produzioni, molte anche messe su piattaforme come Netflix e Prime. 

Andrea Cavalera

Il genere horror sta crescendo come hanno fatto tutti i generi. Perciò continuano a esserci produzioni che rimangono ferme al mainstream e alle stesse soluzioni narrative e altre che si muovo verso un cinema d’horror d’autore

Apulian Horror Festival

Come avete gestito l’emergenza COVID-19?

Francesco Corchia

Purtroppo è stato difficile. Al tempo dello scoppio della pandemia, i bandi erano stati avviati. Ci siamo fermati nell’organizzazione per capire se la situazione sarebbe migliorata. Ci sono state delle difficoltà nella realizzazione del festival dal vivo e quindi per la seconda edizione 2020 abbiamo fatto tutto online. Speriamo che la terza possa tenersi in presenza.

Quali migliorie volete apportare alle prossime edizioni future?

Andrea Cavalera

Abbiamo tante idee. Sicuramente vorremmo avere più sale in cui proiettare i corti. Vorremo stabilire più partnership, soprattutto con festival esteri o americani. Ci farebbe piacere anche aggiungere molti più ospiti a quelli che già partecipano. Sicuramente è certo che la terza edizione abbia aperto le porte anche ai lungometraggi. Il bando si è aperto il 31 ottobre di quest’anno e adesso potranno partecipare anche i lungometraggi, che diventeranno quindi protagonisti assoluti del festival!

Insomma, quest’estate, a pandemia scongiurata, nel centro storico di Gallipoli, ci sarà un appuntamento imperdibile per gli appassionati del genere e non, un festival che porta anche al Sud, nella nostra Puglia, l’amore per l’horror.

Leggi anche: Ravenna Nightmare film Festival- Non solo horror, ma molto di più

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