The Last of Us Parte II – Il Corto Italiano

Davide Capobianco

Ottobre 4, 2021

Resta Aggiornato

Ha da poco debuttato sul canale YouTube di MarkRFILMS il corto fanmade su The Last of Us Parte II, un progetto di cui andare orgogliosi poiché composto da troupe e cast italiani.

Il regista è, infatti, Marco Ritelli, insieme all’HotGarbageTeam, una realtà sempre italiana di appassionati Naughty Dog. Ellie e Abby, invece, sono interpretate rispettivamente da Virginia Ceci e Alessia Grassi. Al loro fianco Rita Grieco (che ha curato anche il make-up) nei panni di Dina, e Amelia Falco nei panni di Lev.

Il corto riassume i tre giorni di Seattle dai punti di vista delle due protagoniste che confluiranno nel fatidico scontro nella sala concerti. La sceneggiatura è scritta dai fan per i fan, per coloro che conoscono l’opera soprattutto; eppure, la cura dello storytelling permette di intuire il background delle vicende anche a chi non ha mai giocato l’opera, suscitandogli la curiosità di approfondirla.

Di queste operazioni su The Last of Us Parte II se ne possono trovare parecchie su Youtube, provenienti da ogni nazione e realtà. Tuttavia, vi è una profondità diversa in questo corto italiano, una cura per i dettagli da non sottovalutare (specie se si è giocato il gioco).

the last of us

Lo sguardo di Ellie (interpretata da Virginia Ceci)

Poiché se il susseguirsi delle vicende è dettato dalla trama concepita da Neil Druckmann, gli espedienti registici e la messa in scena erano a discrezione del regista e, in generale, degli autori. Non sono dunque da ignorare scelte come il blur su schermo al volare dei colpi o al fischiar delle frecce, o il rinculo del fucile da caccia sull’esile Ellie (tutte feature del gioco, che tuttavia è molto apprezzabile ritrovare in un media diverso). Il giocatore si sente a casa, ricorda le sue esperienze con la nostalgia della prima volta che ha notato la cura dei dettagli di Naughty Dog. Degno di nota è il focus su Ellie che ricarica il revolver, per non parlare degli stunt nei combattimenti di Abby.

Stiamo comunque parlando di un’opera indipendente, il che rende tutti questi accorgimenti assai lodevoli. Pur non essendo di fronte a un blockbuster hollywoodiano alcune scene d’azione sono assai migliori di pellicole del grande schermo, il che è tutto dire.

I difetti, se proprio si vuole essere pignoli alla Giovanni Storti, di questo The Last of Us Parte II fanmade short sarebbero impercettibili se tutto il resto non fosse così curato: insomma, se non avessero fatto bene un sacco di cose, non si sarebbero notate le imperfezioni.

Si tratta, a ogni modo, di inezie, come le movenze degli avversari umani di Ellie un po’ legnose. Tuttavia, questi sono solo suggerimenti, più che rimproveri, per quello che questo team potrebbe realizzare in futuro.

Un team che ha reso i runner con minuzia, la loro entrata in scena poteva benissimo essere una cut-scene del gioco (ecco, per esempio, qui le movenze erano molto curate, invero ammirevoli). Make-up e fotografia, poi, sono di un verosimile encomiabile (sempre nell’ottica di un corto che si è autoprodotto) e sono state molto apprezzate alcune ellissi narrative, come lo scontro tra Abby e l’energumeno.

Rita Grieco e Virginia Ceci nei panni di Dina e Ellie

Parliamo, dunque, di un’opera in grado di far rivivere frammenti di emozioni della prima giocata ai player, una creazione e insieme un tributo a quella che più che un videogioco è un’esperienza, che ti colpisce in silenzio, ti sussurra una strada senza sentiero. Saggia e potente la scelta di togliere i dialoghi nell’ultima sequenza, raccontandola taciuta, sottraendo allo spettatore l’esito. «Play The Last of Us Part II for more», questa l’ultima umile scritta, che crea da un lato complicità e nostalgia per chi ha versato lacrime con Ellie e Joel, dall’altro il rimpianto per chi, quest’opera d’arte, non l’ha ancora giocata.

The Last of Us Parte II cammina nella valle dell’odio, della violenza, dell’amore e dell’innocenza svanita, della grazia perduta: è una poesia dopo l’apocalisse, di cui questo corto rappresenta un verso; uno dei tanti magari, ma autentico, sincero e da citazione, da ricordare.

Appartiene a una troupe di appassionati italiani, appartiene al nostro sottosuolo cinematografico, fucina di talenti, corde di una chitarra che all’unisono narreranno i nostri giorni futuri.

Quindi complimenti a Marco Ritelli, a Virginia Ceci, ad Alessia Grassi, all’HotGarbageTeam e a tutti coloro che hanno contribuito alla nascita di questo corto fanmade. Che questo articolo possa incoraggiare tutti quelli che hanno amato un videogioco a tal punto da spingerli così lontano, con la speranza che ottengano mille traguardi ancora.

A voi The Last of Us Part II – Fanmade Short Film:

Leggi anche: Il Finale di The Last of Us Parte II – Il Mio Dovere

Correlati
Share This