V per vendetta, Le sette citazioni più belle del film

Lory Coletti

Novembre 4, 2020

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V per Vendettauno dei film distopici più interessanti degli ultimi tempi, oltre  a lasciarci col fiato sospeso, è cosparso da una di perle di saggezze che inducono alla riflessione. Elenchiamo sette delle citazioni più belle.

 C’insegnano a ricordare le idee, non l’uomo. Perché l’uomo può fallire, l’uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato, ma 400 anni dopo ancora una volta un’idea può cambiare il mondo

Iniziamo  con la voce di Natalie Portman  che ci accoglie  all’inizio del film e ci spiega chi fosse V. Per quanto questo nuovo paladino della giustizia dal fare machiavellico abbia delle sembianze umane, egli decide di abbandonare il suo lato umano per incarnarsi in un’idea. L’essere umano può deludere, è ontologicamente fallace, un’idea no. L’idea, finché non si realizza, rimane come un sussurro nelle nostre teste, pronta a tormentarci.

V decide di sacrificare la sua vita in nome di un’idea. Sacrifica la possibilità di amare e di essere amato. Questa è una delle cause del profondo dolore di V , condannato a non essere più persona, ma solo personaggio. Quale alto valore lo può aver spinto a comportarsi in questo modo?

V per Vendetta - Wikipedia

V ed Evey

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Mentre il manganello può sostituire il dialogo , le parole non perderanno mai il loro potere, perché esse sono il mezzo per giungere al significato e , per coloro che vorranno ascoltare ,all’ affermazione della verità. La verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese: crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione.  E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c’è che da guardarsi allo specchio.

Questo valore, ce lo dice egli stesso, è  “ l’affermazione della verità”. V esige verità per un popolo che è stato ingannato e reso debole dalla stessa persona che lo ha aiutato a risalire. E in questo monologo, che dedica alla sua Londra, usa le parole per svelare la più dolorosa delle verità :per trovare il responsabile di quella situazione, non c’è  che da guardarsi allo specchio. I potenti non diventano mai tali da soli, se non c’è qualcuno che li appoggia. Lo spietato Adam Sutler è specchio degli uomini che lo hanno sostenuto, quelli inermi uomini, che guidati dalla paura, hanno barattato il caos con un pacifico dominio totalitario.

“i popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura dei loro popoli”

V risveglia le coscienze e incita il popolo a ritrovare la loro essenza, quell’antica forza che come una conseguenza logica e matematica elegge il suo sovrano, di cui è padrone. Con questa consapevolezza V organizza finalmente la distruzione del Parlamento, radunando uomini , donne e bambini tutti insieme a combattere.

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io sono il frutto di quello che mi è stato fatto, è il principio dell’universo

Il governo di Sutler ha usato mezzi machiavellici per giungere al potere, giustificando i mezzi con il fine. Mettendo in circolazione un potente virus, facendo esperimenti sui riportati nei campi di concentramento ha generato una reazione a catena, come un domino i cui pezzi cadono uno spinto dall’altro. Solo un piano così spietato avrebbe potuto generare un uomo come V, che vittima di mezzi machiavellici, sceglie  di non badare, neanche lui, ai mezzi per i suoi fini.

V ripugna Ivy, uccidendo, compiendo esplosioni, ma in realtà lui pensa di star espletare il suo compito. Sta portando a termine un’equazione matematica che ritorce sull’oppressore le torture di cui si era sporcato le mani.

V per Vendetta - Cinema Cinema

Evey e il Commissario Finch

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Mi è sembrato di vedere quello che era successo prima, quello che ancora deve succede, era come uno schema perfetto che era proprio davanti a me. Mi sono reso conto che ne facciamo tutti parte, che siamo intrappolati

Queste sono le parole del commissario Finch, estremamente evocative, in quanto incarno il pensiero dell’uomo comune. L’uomo che è all’oscuro delle fitte trame che hanno portato Sutler al potere. L’uomo che crede di stare dalla parte della giustizia, per rendersi conto che quella giustizia è solo fasulla.

Un uomo che, anche scontrandosi con i suoi superiori, s’imbarca in un percorso graduale di consapevolezza, fino a realizzare che tutti facevano parte dello stesso gioco, tutti erano stati imbrogliati e intrappolati in una bugia e vi erano stati costretti a viverci. 

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Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l’unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo spazio, all’interno di quel centimetro, siamo liberi

Sicuramente uno dei momenti più commoventi dell’intero film è la storia d’amore tra Valerie e Ruth. Valerie racconta tramite un rotolo di carta igienica infilato in un muro la sua storia a V. Anche lei si fa protettrice del valore che spinge V a lottare, ovvero la verità.

Nella verità siamo liberi, non ci dobbiamo nascondere, limitando la propria vita, alle volte anche dimenticandosi di chi si è sotto la maschera. Valerie, a differenza di Gordon, famoso comico televisivo, naviga nella sua verità e quella è tutto ciò che ha, anche qualcosa di più prezioso della vita.

non è forse la verità, un valore, un’idea l’unica cosa che si apprende di avere quando si è disposti a morire per questo?

V for Vendetta (2005) | 2014: A Film Odyssey

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Era Edmond Dantès. Ed era mio padre e mia madre, mio fratello, un mio amico, era Lei, ero io, era tutti noi

Giungiamo alla frase più importante del film e anche quella che la conclude egregiamente. Su uno sfondo di uomini, tutti con la maschera di Guy Fawkes, queste sono le parole che Evey pronuncia al commissario Finch, quando quest’ultimo le chiede chi fosse.

V è ogni uomo che abbia combattuto per un’idea, fino a sacrificare la propria vita e persona. Egli è nei martiri dei soprusi, negli eroi del popoli, ma soprattutto V è un simbolo, è un’idea che va ricordata e che per questo accomuna in una sola e unica identità. Lui  è tutti noi, nella nostra battaglia verso la verità, nell’idea e nel pensiero di un futuro migliore e possibile.

Il suo viso è indossato da migliaia di persone, perché possa diventare simbolo- e solo gli uomini conferiscono potere alle cose- di valori intangibili, di un nuovo mondo che si apre sulle spalle di quello decadente.

Leggi anche:V per Vendetta- la dialettica dell’idealismo rivoluzionario

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